Ruggiero (PD): Il dramma degli operai Samte era un copione già scritto, con interpreti consapevoli su un balcone allestito a teatro.

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Un operaio che nella disperazione minaccia di uccidersi, colleghi che urlano senza conoscere dove verranno ricollocati, una società sull’orlo del fallimento e con l’Amministratore Unico inreperebile, un salvatore della patria per giunta moroso accompagnato dal suo fido giullare. Se non fosse che tutto questo è realmente accaduto potremmo pensare che si tratta del prossimo film in uscita nei cinema. Invece è ciò che sta accadendo alla Samte, vittima dei paradossi a cui ogni giorno dobbiamo assistere, come quello di vedere Clemente Mastella, sindaco di Benevento è il più moroso dei sindaci della Provincia nei confronti di Samte per un esposizione di oltre due milioni e mezzo di euro, intervenire senza titolo nella vicenda dell’altro ieri invece di ordinare ai propri uffici di pagare e smetterla con i continui riscorsi verso la tariffa.

Definire tutto questo diventa difficile e forse la lingua italiana ancora non ha coniato un aggettivo corretto per tali vicende. Siamo alla pura teatralità operata sulla pelle della gente, elaborata da un Sindaco che più volte ha esternato, senza titolo, di voler liquidare Samte, che ha chiesto soldi ai propri cittadini sul ciclo dei rifiuti e senza poi versarli alla società Provinciale. Sul balconcino del primo piano della sede Samte era nel suo ruolo migliore, quello di un attore illuso che il pubblico spettatore creda ancora alle sue macchiette. Un ruolo, quello di chi prima causa il problema e poi corre per risolverlo, che nella politica di oggi fa apparire il sindaco di Benevento semplicemente banale se non ridicolo.

Affiancato da un Presidente della Provincia ormai trasformato in uno yesman agli ordini di palazzo Mosti, che dopo un anno di governo alla Rocca ha saputo semplicemente imballare tutto nonostante una gestione della passata amministrazione che gli consegna un avanzo di amministrazione, cosa rarissima per un ente Provincia in questi tempi, è la migliore testimonianza dell’inettitudine che ormai regna nei due principali organi di governo del Sannio. Nonostante il balconcino della Samte, trasformato in teatro per l’occasione fosse piuttosto capiente, mancava l’Amministratore Unico di Samte Carmine Agostinelli che a detta degli operai non è stato mai visto in giro, ponendoci la legittima domanda se la sua nomina non fosse stata altro che una semplice mancia elettorale di appena 25.000 euro l’anno. Oggi il Presidente Di Maria, nel più classico dei copioni già letti, ha annunciato che interverrà per pagare gli operai Samte ma nulla continua di dire sul fatto che la società, e i suoi dipendenti, non sarebbero costretti a simili atti se il suo sponsor politico provvedesse a pagare quanto dovuto. 

Riceviamo e pubblichiamo| consigliere provinciale PD Giuseppe Antonio Ruggiero