Libero Rillo replica alle dichiarazioni su ‘Sannio Falanghina’ da parte di Amedeo Ceniccola (ex sindaco di Guardia Sanframondi)

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IL PRESIDENTE RILLO REPLICA AI QUESITI SOLLEVATI DAL GUARDIESE CENICCOLA«IL CONSORZIO NON SI LASCERÀ COINVOLGERE IN DIATRIBE CAMPANILISTICHE»

Le precisazioni sui finanziamenti regionali predisposti per la ‘Città europea del Vino’. «Il Consorzio non ha beneficiato di alcuna misura nell’ambito di ‘Sannio Falanghina’ impiegando proprie risorse per supportare le trasferte di Matera, Ravello e Parigi»

In merito alle dichiarazioni di Amedeo Ceniccola, ex sindaco di Guarda Sanframondi e fondatore della casa di Bacco, sulle vicende di ‘Sannio Falanghina’ si registra la replica del presidente del Sannio Consorzio Tutela Vini, Libero Rillo.

«L’ex sindaco di Guardia Sanframondi – dichiara Rillo – mi attribuisce frasi che non ho mai pronunciato, considerato che le mie esternazioni nell’articolo pubblicato nelle pagine nazionali del quotidiano più diffuso del Sud Italia facevano riferimento esclusivamente ad aspetti relativi ad azioni di marketing portate avanti dal Consorzio in Italia e all’estero. In nessun caso, come si evince dal testo dell’articolo, ho parlato di prezzo delle uve. Se l’intento è quello di strumentalizzare argomenti di importanza fondamentale per l’economia sannita esclusivamente per pure beghe di paese, il Consorzio ovviamente non si lascerà coinvolgere in nessuna diatriba campanilistica». 

Approfondendo la questione, la guida del Consorzio aggiunge: «In merito alla vicenda delle risorse finanziare predisposte per ‘Sannio Falanghina – Città europea del Vino 2019’, faccio presente al dottor Ceniccola che il Sannio Consorzio Tutela Vini non è stato beneficiario di alcuna misura elargita dalla Regione Campania, considerato che i 500mila euro assegnati dal governo regionale hanno avuto come destinatari altri enti e istituzioni.  Restando in tema, specifico che il Consorzio ha prontamente impiegato proprie energie per supportare i cinque Comuni di ‘Sannio Falanghina’ in occasione di mirate iniziative, come la trasferta a Matera per l’iniziativa ‘Mammamiaaa’, a Parigi per la ‘Festa della Vendemmia di Montmartre’ e per la collaborazione con il ‘Ravello Festival 2019’, dove durante i concerti si sono svolte degustazioni di vini sanniti. A questo si aggiunge che il Consorzio ha messo a disposizione per le iniziative dei cinque Comuni circa 2.500 bottiglie di vino».

La vicenda offre lo spunto per illustrare sinteticamente lo sforzo attuato dal Consorzio per la promozione dei vini sanniti a Denominazione di origine, in particolare della ‘Falanghina del Sannio Doc’.

«In questo 2019, alla data del 31 ottobre, il Consorzio – sottolinea il presidente Rillo – per la denominazione ‘Falanghina del Sannio Doc’ ha distribuito un numero di fascette che è in linea con quello dell’anno scorso e che ha già abbondantemente superato i 5milioni di bottiglie. La crescita di questo vino è stata favorita da una serie di fattori, tra cui la sua versatilità a tavola. Molto hanno contribuito anche le attività promozionali attuate dal Consorzio, come mostrano chiaramente i dati. Nella vendemmia 2012, la prima dopo il riconoscimento dei nuovi disciplinari di produzione dei vini a Denominazione di Origine, gli ettolitri di vino ‘Falanghina del Sannio Doc’ erano 33.420; nella vendemmia 2017 questa produzione è salita a 37.783 ettolitri. In questo lustro, il brand ‘Sannio Falanghina’, in termini di valore, come riconosciuto da uno studio della Camera di Commercio di Monza e Brianza, è diventato il più forte in Campania, tra i primi venti in Italia. Penso che tutto questo abbia sicuramente influenzato positivamente anche per il raggiungimento del riconoscimento di ‘Sannio Falanghina – Città europea del Vino 2019’ da parte dei cinque Comuni sanniti che hanno lavorato in rete. Sinceramente non credo – conclude Rillo – che tutto questo sia successo per caso». 

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