San Valentino è una festa che mette d’accordo un po’ tutti, viene festeggiata nel mondo intero, a prescindere dai vari status e credo. Il Sannio ha le sue tradizioni che riguardano anche la festa più dolce che ci sia. Doveroso, innanzitutto, ricordare che il Sannio beneventano e molisano conservano dei borghi assolutamente imperdibili, da visitare magari proprio in occasione di un romantico viaggio in due.
Per il nostro itinerario di oggi, partiamo dal Molise, precisamente dal capoluogo di regione, Campobasso, che ogni anno, in occasione di San Valentino, si tinge di rosso. In occasione del 14 febbraio, infatti, anche quest’anno torna la manifestazione “Campobasso in Love”, per celebrare l’amore ripercorrendo la vicenda di Fonzo Mastrangelo e Delicata Civerra, evento che dà appuntamento al flashmob lungo la Salita San Bartolomeo che porta a Torre Terzano. L’evento coinvolgerà tantissime coppie che, accompagnate da una suadente colonna sonora musicale eseguita dal vivo, si scambieranno un lungo bacio d’amore sotto una pioggia di coriandoli, accompagnati dalla romantica atmosfera di danze e performance aeree, e da un toccante reading della storica leggenda di Fonzo e Delicata.
Era il 1587 quando Delicata, una ventenne di famiglia Crociata, fragile e molto bella, e Fonzo, giovane trinitario, si innamorarono. I due giovani cercarono in ogni modo di persuadere i rispettivi genitori a voler dare il consenso per il loro matrimonio. Ma era tutto inutile, poiché i matrimoni fra i giovani delle diverse congreghe erano vietati e le due nobili famiglie non volevano incorrere ne “lo scandalo di sì disdicevole maritaggio”. Un pomeriggio, mentre Delicata conversava con Fonzo, il padre della ragazza, Andrea, comparve improvvisamente, proprio mentre Alfonso porgeva un piccolo mazzo di fiori all’andata. Ecco che il padre, furibondo, minacciò il giovane trinitario e trascinò via la figlia. Delicata chiese invano perdono, ma il severo genitore non si impietosì e la rinchiuse in una umida torre, ove ben presto la giovane si ammalò. L’unico conforto che aveva era quello che le veniva dalla sua intima amica Fiorella Sinibaldo, che, di tanto in tanto, poteva andare a trovarla. Lo zio paterno di Delicata, don Nunzio Civerra, parroco di San Giorgio, “uomo dabbene, caritatevole ed umile, stimato e ben voluto sia dai Trinitari che dai Crociati” cercò invano di far ravvedere il fratello. Fu così che Andrea pose Delicata di fronte a una scelta: sposare un Crociato oppure prendere il velo monastico. Delicata rifiutò entrambe le proposte. Intanto Fonzo, non sopportando più tanto dolore, offrì la sua spada al Signore e partì per la Francia. Il tempo passava e l’odio fra le due fazioni cresceva sempre di più, con molti episodi di sangue.
Si giunse alla Quaresima del 1587, quando venne inviato a Campobasso, per le prediche quotidiane, Padre Geronimo da Sorbo che convinse Crociati e Trinitari a riappacificarsi. Per l’occasione, vi furono molti festeggiamenti della popolazione, e vennero celebrati 67 matrimoni fra giovani delle opposte Confraternite. Delicata, però, era gravemente ammalata e non potè partecipare a questa gioia. Padre Geronimo accorse al suo capezzale, la consolò e convinse il padre Andrea a perdonarla. La sera del 12 marzo 1587 Padre Geronimo portò i Sacramenti alla giovane e tutti si riunirono intorno a lei per darle conforto. Improvvisamente, tra un clamoroso scalpitio di cavalli, entrò Fonzo Mastrangelo che, appena saputo della pace tra le confraternite, si era precipitato a Campobasso. Il giovane si gettò singhiozzante ai piedi del letto, e dopo aver preso dolcemente la mano della fanciulla le infilò un anello al dito, giurandole amore eterno. La ragazza accennando un sorriso, gli strinse la mano e gli sussurrò poche dolci parole prima di morire. Tra i pianti di tutti i presenti, Fonzo urlò: “Delicata! Delicata! Domani il convento avrà un cappuccino in più”! E così, Delicata fu sepolta, con solenni funerali, nella chiesa di San Giorgio e Fonzo partì per Roma, dove vestì l’abito francescano, e dove morì nel 1599, ancora giovanissimo. Nella Chiesa di San Giorgio, a Campobasso, nella navata destra, era visibile, sino a poco tempo fa, la tomba di Delicata Civerra mentre nella parrocchia di San Leonardo esiste un libro della Chiesa di San Giorgio, che contiene le “Annotazioni dei defunti di Campobasso” dal 1514 al 1711. A pag. 90, al rigo 8°, vi è riportata la data della morte di Delicata Civerra: † 1587.
Sono tante altre, a Campobasso, le iniziative dedicate alla festa di San Valentino. Tra queste, ricordiamo “VETRINE IN LOVE”, dall’8 al 14 febbraio 2020. Si tratta di un simpatico concorso aperto a tutti i commercianti che allestiranno la propria vetrina ispirandosi ai temi dell’amore e il negozio con la vetrina vincitrice, proclamata nel corso del flashmob “Il bacio con Fonzo e Delicata”, dopo la valutazione dei clienti e di una giuria di qualità, sarà oggetto di un servizio fotografico esclusivo. Al termine del flashmob, e nei giorni a seguire, l’amore continuerà a essere festeggiato nei locali di Campobasso che aderiranno all’iniziativa con aperitivi e cene. Potrebbe essere un’occasione, quella di San Valentino, per conoscere e visitare il capoluogo di regione molisano, ricco di palazzi storici e signorili, sede di una delle Università più frequentate del centro-sud, per ammirare i vicoli del centro storico, il Castello Monforte, il Museo Sannitico, il Museo Palazzo Pistilli, la villa comunale de Capoa, il Museo dei Misteri e le sue tante chiese.
Sempre in Molise, anche Termoli si tinge di rosso e diventa città dell’amore. Un amore da festeggiare al mare, guardando Trabocchi e ascoltando il rumore del mare nelle conchiglie. E sarà anche l’occasione per visitare il suo bellissimo borgo, dove domina il Castello Svevo che, con il suo alto ed elegante profilo, è signore indiscusso del Borgo Vecchio della città. Termoli con il suo porto di barchette, pescatori e imbarcazioni per le isole dei dintorni, la bellissima Cattedrale di Santa Maria della Purificazione e le sue bellissime spiagge, non è una città da visitare solo nel periodo estivo, sarebbe davvero riduttivo, e il mio invito è di corrervi in questi giorni. Oltre ai segnali stradali che ci indicheranno il lungomare e il centro storico o il vicolo stretto “A Rejecelle”, troviamo segnaletiche d’amore nel suo centro per celebrare i sentimenti in tutte le sue forme. Cartelli stradali che indicano un solo obbligo: baciarsi! Che si baci il proprio compagno, la moglie, il figlio, l’amica, il proprio cane, poco importa. L’iniziativa è “Kiss Me nel borgo” e a febbraio, mese dell’amore per eccellenza, questa iniziativa unisce la promozione del territorio molisano ai social e all’amore in tutte le sue sfaccettature. Dal 30 gennaio fino al 15 febbraio, all’interno del borgo federiciano, i cittadini e turisti possono trovare quattro “segnaletiche d’amore” nei punti più romantici e panoramici del Paese Vecchio, per poter immortalare il loro bacio più bello in foto o selfie in coppia, con la famiglia, amici. Tutti gli scatti dovranno avere un hashtag di riferimento obbligatorio: #unbacionelborgo L’iniziativa è stata ideata per richiamare i turisti e gli stessi molisani a vivere il borgo federiciano anche in questo freddo periodo. E, diciamo la verità: il mare d’inverno ha tutto un altro fascino!
Se ci addentriamo nel Sannio beneventano, il piccolo centro di Puglianello si è candidato per divenire città dell’amore sannita, con una settimana interamente dedicata a San Valentino e a tutti gli innamorati. L’idea fu lanciata a Benevento tre anni fa, con l’amministrazione di Mastella che lanciò l’iniziativa “Un amore di città”, da svolgersi lungo corso Garibaldi. A Puglianello, la manifestazione è stata voluta dall’Amministrazione comunale: si chiama “Puglianello in love” e si svolge dal 7 al 14 febbraio con un cartellone ricco di appuntamenti ed eventi per cittadini e turisti. Luminarie a tema per rendere ancora più romantico il centro storico, spettacoli, animazioni in strada, maestri cioccolatai e un grande cuore luminoso di San Valentino in piazza per scattare un selfie e per immortalare il proprio amore in uno scatto. Sarà l’occasione per conoscere questo borgo sannita e le sue tradizioni, nel suo suggestivo paesaggio verde coltivato a vigneti e frutteti, che conserva ancora oggi le caratteristiche dell’abitato medievale. Anche qui domina un Castello medievale, che è tra quelli meglio conservati della zona. Puglianello, nel mese di febbraio si rende nota anche per la tradizionale “Fest’ du puorc”, manifestazione che tende a voler recuperare e valorizzare la cultura contadina, quando l’uccisione del maiale rappresentava una vera e propria festa per parenti, vicini di casa, amici, che si riunivano per consumare ricchi pasti a base di piatti di carne suina, come il soffritto di carne con peperoni, salsicce, pasta con fagioli e cotiche e per bere bicchieri di buon vino locale.
A Telese Terme non c’è un romantico castello, ma una strada che si è dipinta dei colori dell’amore. È via Cristoforo Colombo che dal 9 al 16 febbraio, grazie all’ennesima simpatica iniziativa dell’Associazione “Le Vie di Colombo”, è stata addobbata di ogni tipologia di cuori, dai palloncini rossi ai cuori volanti e sospesi realizzati in cartone, con dettagli che fanno gola ai più romantici. In diversi punti della strada, sono state dislocate delle panchine dell’amore, per darsi dolci appuntamenti, scambiarsi dichiarazioni e fare dolci e romantiche foto. Iniziativa colta dalle coppie ma anche da mamme con i loro bambini, e da amiche che amano manifestare l’affetto che provano le une per le altre. In piazza Federico Fellini si trova l’originalissima scatola dei desideri. L’occasione è quella di fare una passeggiata romantica per la lunga via della città, acquistare un dolce e romantico regalo per la persona che amiamo nei tanti negozi di via Cristoforo Colombo e di visitare le bellezze della città telesina: il Parco archeologico con la sua torre longobarda, il bellissimo lago, il vicino parco del Grassano e le antiche Terme Jacobelli, sorseggiando un buon bicchiere di acqua solfurea. Per il Parco della Terme con le sue piscine è ancora presto ma basta chiudere gli occhi ed esprimere un desiderio e poter sognare di immergersi nella frescura del suo parco e delle sue acque. In fondo, l’amore fa miracoli e questi sono i giorni adatti a credere nei miracoli!
Giornalista