Da ieri, tante immagini di un’Italia deserta ci sono arrivate tramite i social. Avreste mai pensato di vedere Piazza Garibaldi di Napoli, o Spaccanapoli, nell’assoluto silenzio? Avreste mai immaginato di vedere le trafficate strade sotto i nostri balconi semi-deserte? Anche la Valle Telesina sta diventando luogo di pace e di silenzio, di riflessioni, di raccoglimento e di spirito comunitario, dettato dalla razionalità e dal buonsenso.
Telese Terme, come tutti i paesi attorno a lei, ha sofferto sin da subito per questa situazione. Telese, con il traffico dovuto alla sue tante scuole, col suo mercato del sabato mattina; Telese, con le sue strade principali, con le auto che vanno a destra e a manca e piene di pedoni. Telese, il centro commerciale per antonomasia della Valle Telesina, ha visto pian piano svuotare i suoi esercizi commerciali: paura o senso civico? Fatto che sta che è diventata una città ridimensionata, come tutte le altre del territorio, della regione, della nazione.
Da ieri, è arrivato un segnale positivo, nella negatività della situazione, da parte di molti commercianti telesini, e non. Già un’ordinanza emanata dal Presidente De Luca ha imposto la chiusura di esercizi quali centri estetici, saloni di parrucchieri e barbieri. Già ristoranti, bar e pub hanno avuto l’ordine di rispettare la chiusura dalle 18 alle 6. Inizialmente, in totale accordo tra loro, si è formata una catena di ristoratori che ha deciso di chiudere totalmente, fino a data da destinarsi, le loro attività commerciali. Non dalle 18 alle 6, ma h 24. Una scelta coraggiosa, in un momento difficile. E già molti commercianti chiedevano al primo cittadino, Pasquale Carofano, un’ordinanza che imponesse la chiusura di tutte le attività commerciali, esclusi i negozi di prima necessità.
Pian piano sono arrivate comunicazioni di più negozi, profumerie, oggettistica, mercerie, abbigliamento, della loro scelta personale di chiudere. Per evitare al minimo i rischi contagi, per salvaguardare se stessi gli altri, per dare uno stimolo in più a restare a casa. Una scelta coraggiosa da parte di chi non gode di uno stipendio fisso, da parte di chi è costretto a fare i conti con gli incassi della giornata, da parte di chi paga fitti, mutui, bollette e ha una famiglia da sostenere. Una scelta encomiabile, personale e mai imposta.
Tutti i cittadini hanno apprezzato e si sono stretti, virtualmente, attorno a questi commercianti, a cominciare dal Sindaco che ne ha elogiato il coraggio e il senso di responsabilità. E lo stesso Carofano ha allargato le sue braccia verso tutti i suoi cittadini. “Ce la faremo”, continua a ripeterci, e possiamo farcela solo con grande senso di responsabilità. Queste le parole del primo cittadino: “RESPONSABILITÀ. FIDUCIA. CORAGGIO. Sono le tre parole che vorrei caratterizzassero questi giorni non facili nei quali la vita di ognuno di noi ha visto travolta la propria quotidianità e messe in discussione le proprie certezze… #iorestoacasa non resti solo un appello ma uno stile di vita che oggi è prezioso. Facciamo tutti la nostra parte, rinunciando a qualcosa per il bene della collettività”.
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Giornalista