Poste Italiane: le pensioni di aprile in pagamento dal 26 marzo

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Accreditate il 26 marzo con ritiro possibile da oltre 7000 Postamat.                 Per coloro che invece devono necessariamente recarsi negli Uffici Postali per il ritiro in contante sarà effettuata una turnazione in ordine alfabetico.

Poste invita i cittadini a recarsi in ufficio postale eclusivamente per operazioni essenziali e indifferibili.

Roma, 20 Marzo 2020 – Con l’obiettivo di contribuire a contrastare la diffusione del Covid-19, Poste Italiane rende noto che le pensioni del mese di Aprile verranno accreditate il 26 marzo per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti da oltre 7.000 ATM Postamat, senza bisogno di recarsi allo sportello.

Coloro che invece non possono evitare di ritirare la pensione in contanti, nell’Ufficio Postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal calendario seguente:

I cognomi dalla A alla B giovedì 26 marzo

                 dalla C alla D venerdì 27 marzo

                 dalla E alla K la mattina di sabato 28 marzo                   

                 dalla L alla O lunedì 30 marzo

                 dalla P alla R martedì 31 marzo

                 dalla S alla Z mercoledì 1 aprile

Nell’attuale emergenza sanitaria, le nuove modalità di pagamento delle pensioni hanno carattere precauzionale e sono state introdotte con l’obiettivo prioritario di garantire la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti di Poste Italiane.

In questa fase, ciascuno è pertanto invitato ad entrare negli uffici postali esclusivamente per il compimento di operazioni essenziali e indifferibili, in ogni caso avendo cura, ove possibile, di indossare dispositivi di protezione personale; di entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti; tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno degli uffici che nelle sale aperte al pubblico.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Renato Migliuolo