Oggi, 10 aprile 2020, è Venerdì Santo, un giorno particolarmente importante per i Cristiani che ricordano la Passione, Crocifissione e Morte di Gesù. Come nel Mercoledì delle Ceneri, i fedeli dai 14 anni in su sono invitati all’astinenza dalle carni (sono ammessi uova e latticini), mentre quelli dai 18 ai 60 anni sono invitati a osservare il digiuno ecclesiastico, consumando un solo pasto, o il pranzo o la cena, durante la giornata. Il digiuno viene praticato in segno di penitenza per i peccati degli uomini che Gesù ha espiato nella Passione.
Le campane non suonano in segno di lutto, non suonano affatto, addirittura un tempo si annodavano i cordoni con il quale il sacerdote era solito farle suonare. Inoltre, non si celebra l’Eucarestia, ma il sacerdote distribuisce la comunione utilizzando delle ostie consacrate nei giorni precedenti. La liturgia inizia nel silenzio ed è incentrata sulla narrazione delle ultime ore di vita terrena di Gesù, secondo il Vangelo di Giovanni, sull’Adorazione della Croce. La celebrazione della Passione del Signore ha la sua parte più importante nell’Adorazione della Croce, simbolo del Cristianesimo, presente nella nostra vita sin dalla nascita, nei segni del rito del Battesimo, nell’assoluzione durante la Confessione, nelle benedizioni. È presente sulle tombe, durante l’estrema unzione: la Croce è il supremo simbolo della sofferenza e morte di Gesù che, con il suo sacrificio, ci ha riscattato dalla morte del peccato, indicandoci la vera vita che passa dalla sofferenza.
Giornalista