Non è leggenda, è storia, una di quelle storie che diverte tanto raccontare e ricordare e che hanno fatto la storia di un mito italiano. La storia di due miti dell’imprenditoria italiana. La storia della fondazione della Lamborghini viene tradizionalmente ricondotta a una lite fra Enzo Ferrari e Ferruccio Lamborghini. Quest’ultimo era un affermato industriale che costruiva principalmente trattori, ma anche caldaie e condizionatori, e non era affatto soddisfatto della sua Ferrari 250 GT. Un giorno decise di rivolgersi a Enzo in persona per lamentarsi circa il cattivo funzionamento della trasmissione della sua auto, che assolutamente non lo soddisfaceva, dispensandogli consigli e cercando di insegnargli il mestiere ma Ferrari, orgogliosamente stizzito, gli disse: “Che vuol saperne di auto lei che guida trattori?”. Per tutta risposta Lamborghini decise di provarci e di avviare in proprio la costruzione di un’automobile che fosse “perfetta anche se non particolarmente rivoluzionaria”. Valentino Balboni, collaudatore storico della Lamborghini, ricorda così l’evento: “Ferruccio si divertiva a sgommare. Possedeva due Ferrari identiche e più di una volta ha rotto la frizione. Dopo aver sborsato fior di quattrini per ripararle a Maranello, un giorno – dopo l’ennesimo guasto – ne portò una nella sua officina e un meccanico, anche lui di Casumaro, la smontò. La frizione che si rompeva era identica a quella che montava sui suoi trattori“. La storia della rottura tra Ferrari e Lamborghini è colma di leggende. Si dice che quando Ferrari seppe delle intenzioni di Lamborghini, disse a un suo collaboratore: “Abbiamo perso uno dei nostri migliori clienti”, non credendo troppo all’effettiva capacità di Lamborghini di poter fare concorrenza alla Ferrari. Cosa aspettarsi, del resto, da un costruttore di trattori? Lamborghini, in un’intervista disse che da quel famoso giorno Ferrari non gli rivolse mai più la parola. Dal canto suo, Enzo Ferrari ha sempre negato che tutta la vicenda sia mai avvenuta.
La Lamborghini automobili fu fondata il 7 maggio 1963, con sede in uno stabilimento appositamente costruito a Sant’Agata Bolognese. Il titolare Ferruccio era molto facoltoso e disponeva di ingenti risorse finanziarie, per cui molto facilmente si circondò sin da subito di ingegneri e tecnici molto capaci: Giotto Bizzarrini progettò il motore, Gian Paolo Dallara e Paolo Stanzani progettarono il telaio, e Franco Scaglione disegnò la linea. La 350 GTV non ebbe subito riscontri positivi a causa dello stile troppo avveniristico e rimase un esemplare unico. Il progetto venne quindi affidato alla carrozzeria milanese Touring che, pur rispettando le quote caratteristiche iniziali, creò un disegno più classico e sobrio. La nuova auto ebbe un discreto successo: fu chiamata 350 GT, una granturismo a due posti veloce ed elegante, proprio come Ferruccio aveva sempre desiderato, e fu la prima auto costruita in serie dalla Lamborghini.
Giornalista