Si tratta di un progetto presentato lo scorso 5 maggio dalla sottosegretaria allo Sviluppo Economico, Mirella Liuzzi, che prevede anche l’ottimizzazione della connessione internet su tutto il territorio nazionale attraverso una rimodulazione del piano banda ultra larga, in modo che imprese, famiglie e scuole potranno godere dei benefici di una migliore qualità dei collegamenti, in vista di smart-working e didattica a distanza. Il piano del Mise prevede la destinazione di ben 400 milioni di euro alle scuole, che potranno accedervi tramite bandi, mentre alle famiglie il bonus verrà riconosciuto sotto forma di voucher, il cui importo varia a secondo del reddito Isee. Nello specifico: ai nuclei familiari con un reddito minore di 20 mila euro annui verrà riconosciuto un bonus pari a 500 euro (200 spendibili per migliorare la connessione internet e 300 per l’acquisto di tablet e/o PC in comodato d’uso); mentre alle famiglie con un reddito maggiore il bonus sarà erogato lo stesso, ma l’importo sarà pari a 200 euro e spendibile solo per la connettività ad almeno 30 Mbps (tutte le tecnologie incluso satellite). Il contributo economico riconosciuto alle imprese sarà maggiore rispetto a quello destinato alla famiglie. Il suo valore, infatti, in questo caso potrà variare dai 500 euro ai 2 mila euro, ma anche la sua destinazione è diversa. In questo caso, il bonus prevede: 500 euro per per la connettività ad almeno 30 Mbps (tutte le tecnologie, incluso satellite) oppure 2 mila euro per l’installazione della fibra (ovvero la connettività fino a 1 Gbits).
Giornalista