Non tutti siamo uguali, non tutti possediamo quella risorsa incredibile che è la capacità di affrontare il cambiamento, la crisi, l’incertezza. Probabilmente, la nostra vita prima della pandemia non era perfetta, ma forse, nonostante tutto, eravamo felici senza saperlo. Possedevamo il cosiddetto “controllo” delle nostre azioni, avevamo un terreno fertile su cui basare la certezza del domani. Sono emersi il panico e l’ansia in una completa situazione di isolamento. Una variazione di umore che ha destabilizzato famiglie intere, proponendo come unica soluzione la chiusura in se stessi o il ricorrere a farmaci. Il coronavirus ha generato una nuova epidemia da affrontare: la depressione!
La depressione ha colpito maggiormente le donne in questo periodo di fermo: una donna su tre si è ritrovata, dall’oggi al domani, ad avere un’instabilità economica, anche ad affrontare un rapporto conflittuale con il proprio coniuge; diminuisce, a quel punto, la capacità di risolvere il problema, e compaiono l’insonnia, la demotivazione e l’apatia cronica. Ogni donna è entrata a stretto contatto con quel sistema di emarginazione, in cui vi era lei e il buio più totale, senza mai vedere uno spiraglio di luce, un vero e proprio barometro emotivo complicato. Questa pandemia ci sta dando una lezione che probabilmente non dimenticheremo mai.
Il coronavirus sta mettendo a dura prova la nostra resistenza, alterando i nostri sentimenti, diventando sempre più vulnerabili. Occorre imparare a gestire lo stress quotidiano e a prendersi cura di ogni emozione emergente. Quello che mettiamo a tacere oggi, domani potrebbe lasciare il passo a un forte stato di impotenza. Prendiamoci cura, quindi, delle nostre emozioni. Non sentiamoci impotenti, il controllo sulla nostra realtà dipende da noi.