“Gli asintomatici non sono infettivi, le mascherine sono recettori di germi e la distanza non serve”

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In questi giorni, il virologo Tarro sta manifestando alcuni disappunti sulla prassi della nostra quotidianità, come l’uso dei dispositivi di protezione individuale o come il ricorso alla quarantena di 15 giorni a chi risulta positivo ai test sierologici: “Mi pare un’idiozia immane. Chi ha sviluppato gli anticorpi, cioè le IgG, è guarito: vale a dire che non può né essere infettato e tantomeno infettare. I tamponi, per giunta, non sono attendibili al 100%. È uscito di recente uno studio su PubMed, che riporta un esperimento effettuato: un soggetto, positivo al Coronavirus ma asintomatico, è entrato in contatto con 455 persone sane. Ebbene, nessuna di queste ha contratto il virus. Quindi l’asintomatico non è infettivo per gli altri“. Tarro si è anche espresso sull’indebolimento del virus, dato che la maggior parte dei contagiati, ultimamente, risulta essere asintomatico. “Si è capito che nei casi peggiori i polmoni non vengono colpiti da polmonite interstiziale, bensì da tromboembolie che vengono trattate con l’eparina a basso dosaggio nei casi estremi. Per non parlare delle cure farmacologiche: oltre alla sieroterapia, vi è l’impiego dell’idrossiclorochina, che è egualmente un fluidificante”.

Il virologo si è espresso anche sulla distanza di un metro da mantenere: “Le goccioline sono elemento di trasmissione dell’infezione. Però bisogna distinguere da caso a caso. Per esempio, per chi starnutisce o tossisce, è chiaro che queste goccioline possono propagarsi per circa un metro. Ma se consideriamo il caso di persone che dialogano normalmente, ad una distanza di circa 20 cm – come del resto è scritto in ogni manuale di microbiologia – non avviene alcun tipo di contagio. Poi occorre considerare anche la carica virale: nei momenti in cui essa è al massimo, allora occorre più cautela. Ma ora che il Sars CoV2 non ha più questa carica così potente, si può stare tranquilli e non abbandonarsi a psicosi che, onestamente, credo non abbiano ragione di esistere”. Riguardo alle mascherine, ecco cosa ne pensa Giulio Tarro: “Le mascherine, oltre che favorire una concentrazione di anidride carbonica emessa dalla nostra attività respiratoria, sono anche recettori di germi di ogni tipo. Ora che si è in estate non si possono indossare come se fosse un normale capo di abbigliamento. Le mascherine andrebbero fatte indossare a chi è infetto per evitare che il virus si sparga e al personale sanitario”.