Il professor Antonio Giordano, docente di Anatomia Patologica all’Università di Siena ha avanzato una sua ipotesi sullo “scudo genetico” che avrebbe protetto l’Italia del Sud dall’aggressione Sars-CoV-2, che ha travolto le regioni del Nord. Lo riporta Huffingtonpost, ma ovviamente si parla di supposizioni tratte da uno studio ancora al vaglio: “L’ipotesi è da validare prima di trarre conclusioni certe, ma è già fondata su solide basi scientifiche”. L’idea è che vi sia un’interazione tra Dna e ambiente. “L’ipotesi – continua Giordano – “è che esista una forma di difesa stampata nel codice della vita, un assetto genetico protettivo contro gli effetti più gravi del patogeno pandemico, che dai numeri sembra più diffuso al Sud rispetto al Nord”.
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