Una storia lungimirante, orgoglio della cultura campana in Italia e nel mondo; la storia di questa importantissima università ha inizio con quella del suo fondatore, lo Stupor mundi, la meraviglia per eccellenza: Federico II. L’imperatore che aveva tra le mani il grande potere del Regno di Sicilia e dell’Impero germanico. Un mecenate che riuscì a fondare un impero culturale, che ha dato nascita alla prima università laica e statale degli studi del mondo Occidentale. La scelta cadde su Napoli e non su Palermo, che allora era la capitale del regno, perché la città partenopea era più facile da raggiungere, per terra e mare. Napoli, tra l’altro, era una delle città più ricche e grandi del regno, ed era più facile che potesse offrire alloggi agli studenti. Una lunga storia, quasi 800 anni caratterizzati, ovviamente, da tanti alti e bassi. In particolare, nel Seicento si registrò un buio periodo, quello di maggiore decadenza dell’istituto. Per fortuna, a partire dal secolo successivo, con l’intervento delle dinastie degli Asburgo prima, e dei Borbone poi, l’ateneo riuscì a risollevarsi, per riuscire, piano piano, a toccare gli antichi fasti. Nel 1735 vi fu la creazione della prima cattedra in Astronomia in Italia, mentre nel 1754 della prima cattedra di Economia. Grandi personalità hanno fatto la storia di questa Alma Mater. In seguito al ventennio fascista, la Federico II divenne il secondo ateneo più importante d’Italia per numero di iscritti, dopo la Sapienza di Roma. L’erezione dello Studium, per mano dell’imperatore di Svevia, avvenne il 5 giugno 1224
Giornalista