A settembre si tornerà a scuola, almeno la speranza è questa, ma ancora sono tanti gli intertrogativi su come avverrà questo ritorno tra i banchi. Nelle ultime ore c’è stato un incontro tra governo, sindacati e rappresentanti di Regioni e Comuni che hanno manifestato non poche perplessità. Il Premier Giuseppe Conte ha così ribadito la sua linea sulla necessità di riaprire la scuola: “Siamo stati costretti a chiudere la scuola, ma abbiamo tratto una lezione. Siamo stati costretti alla didattica a distanza. Ho sempre avvertito preoccupazione per chi non poteva accedervi. C’è il tema del divario digitale. Col nuovo anno scolastico l’obiettivo è tornare a scuola in piena sicurezza. La didattica a distanza può essere un’opportunità in più per potenziare offerta didattica, ma certo dobbiamo ritornare in presenza”. Così, invece, il Ministro Azzolina: “L’obiettivo è portare tutti a scuola in presenza. Con particolare attenzione ai più piccoli che hanno sofferto maggiormente in questo periodo. Ci sarà subito un nuovo stanziamento di altri 330 milioni per l’edilizia scolastica leggera. La norma contenuta nel decreto scuola favorirà i lavori dando ai sindaci potere di intervenire”. Il ministro ha annunciato che, tra le ipotesi, oltre alle mascherine potrebbe esserci la possibilità di usare le visiera anche per andare incontro alle esigenze di studenti con difficoltà respiratorie e ipoacusici. Il Cts sta valutando anche la possibilità di compartimentare i banchi, con divisori, anche per garantire maggiore sicurezza.