Amedeo Ceniccola: “A proposito di falanghina”

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Riceviamo e pubblichiamo dal Dott. Amedeo Ceniccola – Fondatore della Casa di Bacco

Apprendo dalla stampa locale che i sindaci del comprensorio Telesino, Titernino e Vitulanese, in attesa di farci conoscere il rendiconto analitico e dettagliato dei 500 mila euro spesi per celebrare il “Sannio Falanghina –Città Europea del Vino 2019”, hanno firmato un protocollo d’intesa per partecipare ad un bando europeo “Asse C – Accessibilità Turistica” finalizzato ad intercettare  finanziamenti per realizzare la cosiddetta “Ciclovia della falanghina” che già, nello scorso anno, era stata proposta su iniziativa dell’amministrazione di Melizzano e Dugenta alla Regione Campania ed a Rete Ferrovie Italia per una ipotesi di rifunzionalizzazione della vecchia rete ferrata che collega Maddaloni a Benevento.

E nell’esprimere il mio vivo compiacimento non posso far a meno di stigmatizzare il silenzio assordante che questi nostri “bravi” amministratori hanno riservato alla proposta lanciata lo scorso anno dalla “Casa di Bacco” di ribattezzare la Fondo Valle Isclero – Strada Statale 265  in “Via della Falanghina”  per dare inizio ad una “straordinaria” operazione di promozione territoriale incentrata sulla valorizzazione del patrimonio naturalistico, artistico, culturale, artigianale ed eno-gastronomico.

Il vino è sinonimo di unità, ogni sua caratteristica va a formare un puzzle ben definito e questo “piccolo” cambiamento toponomastico può rappresentare un grande attrattore turistico ed una preziosa occasione di rinascita per la Valle del Vino della Campania. In poche parole, l’idea-progetto era ed è quella di replicare in Campania quello che l’ANAS ha già fatto in Sicilia (vedi la Strada degli Scrittori – SS 640) con grandi benefici economici per le comunità coinvolte.

Senza fare dietrologia, mi sembra una contraddizione in termini e anche i bambini capiscono che c’è qualcosa che non quadra: “… SI alla Ciclovia della falanghina, NO alla Via della falanghina”. Infine, mi sia consentito di ricordare ai nostri sindaci che la Casa di Bacco per realizzare in tempi rapidi questo progetto di “valorizzazione territoriale a costo zero” aveva anche manifestato la disponibilità di avviare una raccolta fondi per non far pesare sul bilancio dell’ANAS Campania il costo per far fronte alla sostituzione della cartellonistica stradale e la realizzazione di un’area brandizzata da realizzarsi lungo il percorso della succitata strada e, in particolare, nel territorio di Dugenta che rappresenta la porta di accesso verso la cosiddetta Valle del Vino della Campania.