Accadde oggi: 3 agosto 1778, l’inaugurazione del Teatro alla Scala di Milano

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Il Teatro alla Scala è il più importante e rinomato teatro d’opera di Milano, certamente fra i più prestigiosi al mondo, ospitante i principali artisti nel campo internazionale della lirica. Fu inaugurato il 3 agosto 1778 con L’Europa riconosciuta, una composizione nata per l’occasione da Antonio Salieri, e prese il suo nome dalla Chiesa di Santa Maria alla Scala demolita per far posto al Nuovo Regio Ducal Teatro alla Scala. “Con mia grande sorpresa vidi che stavano demolendo una chiesa per far posto ad un teatro” (Thomas Jones). Fu costruito in conformità al decreto dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria dopo che un incendio, divampato nel febbraio del 1776, aveva distrutto il teatro di corte. Il progetto venne affidato al celebre architetto Giuseppe Piermarini, mentre la decorazione pittorica fu realizzata da Giuseppe Levati e Giuseppe Reina. Domenico Riccardi dipinse invece il sipario, rappresentante, pare su suggerimento del Parini, il Parnaso. La sera del 3 agosto, tra gli spettatori c’era anche Pietro Verri, il quale scrisse al fratello Alessandro, che in quel periodo si trovava a Roma: “la pompa dei vestiti è somma, le comparse ti popolano il palco di più di cento figure e fanno il loro dovere… gli occhi sono sempre occupati”. Allietarono gli intervalli i balli Pafio e Mirra, o sia I prigionieri di Cipro, musica di Salieri, coreografia di Claudio Legrand, e Apollo placato, musica di Luigi de Baillou, coreografia di Giuseppe Canziani.

Il teatro non era all’epoca soltanto un luogo di spettacolo: la platea era spesso destinata al ballo, i palchi venivano usati dai proprietari per ricevervi ospiti, mangiare e gestire la propria vita sociale, in un altro spazio si giocava d’azzardo e tra i vari giochi figurava anche la roulette, introdotta dallimpresario Domenico Barbaja nel 1805. Ricordiamo, infatti, che in quel periodo non si potevano svolgere questi giochi in città. Nel 1812, con l’avvento di Rossini (La pietra del paragone), la Scala divenne il luogo deputato del melodramma italiano, della sua evoluzione e della sua tradizione. Le coreografie di Salvatore Viganò (1769-1868) e di Carlo Blasis (1795-1878) estesero il primato artistico del Teatro al balletto. Bellini, Verdi, Toscanini, Callas, Abbado. il Maestro Muti… i grandi e illustri nomi che si sono succeduti nel tempo, e che hanno reso illustre questo vero e proprio tempio lirico italiano.