La più importante e sentita manifestazione in onore del grano nel Sannio, se non nell’intera Campania, è quella che si svolge ogni anno il 16 agosto a Foglianise, Comune a pochi chilometri da Benevento, immerso nel verde dei vigneti e uliveti dell’area dei monti del Taburno. Quest’anno il Covid ha cancellato questo annuale e importante appuntamento sannita, ma un viaggio virtuale in questa antica tradizione va necessariamente fatto. Si tratta di una festa che nasce dall’usanza di implorare Dio il lunedì in Albis, per intercedere in vista della futura fertilità del grano. Il 16 agosto, inoltre, si ringraziava S. Rocco, nel suo giorno commemorativo, per il raccolto con offerte di grano. Una celebrazione dalle caratteristiche uniche in un piccolo paese molto accogliente e generoso, dove ottimo clima, cibo e vino buono, e la secolare tradizione dell’olio d’oliva, accolgono visitatori da ogni dove che giungono fino a questo paesello per vivere un’esperienza unica nel cuore del Parco regionale del Taburno Camposauro. Una sfilata di carri e un lungo cartellone di spettacoli ed eventi sono all’insegna di questa tradizionale ricorrenza foglianesaria. I celebri carri di grano riproducono una miniatura di monumenti famosi, facciate di cattedrali, strumenti agricoli che riguardano la mietitura, oppure danno vita a immagini di fantasia. Coloro che sono addetti all’intreccio degli steli di grano, rigorosamente a mano e senza l’ausilio di alcun macchinario, realizzano veri e propri capolavori, su un’anima in legno, dando forma a diverse strutture, trame e ricami impagliati.
I carri, oggi, vengono trainati dai trattori, che hanno sostituito nel tempo i buoi, e nel tempo la festa ha preso i connotati di una gara vera e propria a cui partecipano numerosi protagonisti: dai mietitori ai trebbiatori, dalle ragazze che intrecciano gli steli ad altri personaggi della vita rurale e contadina che comunque si presentano al pubblico nel loro costume tradizionale. Le pacchiane sono le donne che indossano bellissimi vestiti tradizionali e che trasportano, sul capo, una gregna, un cesto di paglia intrecciata. Una statua di paglia fu donata anche a Papa Giovanni Paolo II durante un’udienza per la comunità cittadina. Le prime notizie storiche di questa usanza risalgono al Settecento, quando cominciarono le celebrazioni in onore di San Rocco, il patrono della peste, e il grano era utilizzato come merce di scambio. I primi carri nacquero grazie ad alcune famiglie contadine che vollero abbellire la statua di San Rocco condotta in processione. La processione si muoveva verso la cappellina di San Rocco eretta fuori l’abitato di Foglianise, dove la comunità riceveva la benedizione. Il primo documento scritto si trova nel Libro del Cannaruto, e il primo carro dovrebbe essere stato il palio, una sorta di campanile di circa 25 metri a più registri. Una manifestazione in cui tradizione, storia, folklore danno vita a una vera e propria Arte di cui i cittadini del piccolo centro sannita si rendono veri protagonisti. La Festa del Grano di Foglianise è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, tanto che alcuni carri sono presenti in importanti musei italiani ed esteri. Per la sua particolare valenza storico artistica, nel 2012 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano concesse a Foglianise il titolo di Città e la Festa del Grano entrò a far parte dei Grandi Eventi di rilevanza nazionale e internazionale della Regione Campania.
Giornalista