L’intervento del candidato sindaco Nicola Di Santo al comizio di presentazione della lista “Telese Città”

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Comunicato Stampa – Ufficio Stampa lista “Telese Città”

Siamo in sede di presentazione delle liste ed è giusto che, allo stato, mi limiti alla valutazione della composizione delle stesse. Prima però devo fare una breve premessa. Si predica bene, ma si razzola male. Ogni comunicato che proviene dalla lista Telese Città è da me conosciuto, controllato ed approvato. Mi assumo la piena responsabilità di ciò che scrivo e che viene pubblicato sotto il simbolo della mia lista. Siccome devo presupporre che altrettanto avvenga per la lista avversaria non posso che dirmi dispiaciuto ed offeso per la mancanza di rispetto nei confronti della mia persona quando si definisce la lista Telese Città come la lista di Pasquale Carofano. Fino a prova contraria il candidato sindaco della lista Telese Città sono io, Nicola Di Santo. Sono autonomo, ho capacità di pensiero, ho una mia identità. Non ho bisogno di “badanti”.

Devo forse presupporre qualcosa di diverso per la lista avversaria? Devo intendere che il candidato sindaco della lista Tutti Telese non sia il vero responsabile di quella lista, ma sia solo un prestanome? Sia chiaro. Non ho alcuna vergogna ad aver raccolto il testimone passatomi da Pasquale Carofano per iniziare un nuovo percorso sempre nel segno della capacità, dell’onestà e della trasparenza. Anzi ne vado orgoglioso. Nel contempo mi chiedo e vi chiedo: è certo che anche l’altra lista possa andar così fiera della sua eredità?

Sì, cari concittadine e concittadini, non nascondiamoci dietro un dito. Leggiamo la composizione della lista “Tutti Telese” e paragoniamola a quella che ha fatto balzare Telese ai disonori delle cronache nel 2009, quando l’amministrazione comunale fu sciolta a causa di vari reati perpetrati contro l’Amministrazione Pubblica e l’allora sindaco fu arrestato per poi essere assolto solo per la prescrizione del reato, ma condannato dalla Corte dei Conti ad un risarcimento dei danni di più di un milione di euro nei confronti del Comune di Telese. Somma che a quanto mi risulta non è stata ancora corrisposta. Il vice sindaco di quella amministrazione, non un pinco pallino qualunque, era l’attuale candidato sindaco della lista Tutti Telese. Di quella compagine amministrativa facevano parte ben 5 persone, oggi candidate nella lista Tutti Telese. Anche queste non erano capitate lì per caso: 4 di loro erano assessori. 

Chi era adulto a quell’epoca ricorderà benissimo quei fatti, li sto ricordando solo perché di essi possano avere completa conoscenza i ragazzi che si affacciano per la prima volta al voto e per i nostri concittadini che nel 2009 non vivevano ancora nella nostra città. Non sto dicendo malignità, non potete accusarmi di star sporcando la campagna elettorale. Sto semplicemente raccontando fatti ed i fatti sono fatti, non sono illazioni. Come disse qualcuno a me caro, tanti anni fa, in un comizio nel salone dei Goccioloni alle mie spalle, quella che vi sto raccontando “non è apologia è storia”.

La lista da me capeggiata, di contro, è composta da persone sulla cui trasparenza ed onestà vi sfido ad eccepire alcunché. Potrete certo lamentare qualche errore commesso dalle persone ancora presenti nella lista Telese Città nel corso dei dieci anni di amministrazione retti da Pasquale Carofano, ma giammai potrete accusarli di essere stati disonesti o poco trasparenti.

I prossimi 20 e 21 settembre sarete quindi chiamati ad effettuare una scelta. Una scelta che è legata a dei programmi ma, soprattutto, alla credibilità che le persone che compongono le due liste hanno per la realizzazione di quei programmi. Ed è proprio sui programmi e sui principi ispiratori degli stessi che invito, ancora una volta, il candidato sindaco della lista Tutti Telese a confrontarsi pubblicamente con me sui concetti di bellezza, condivisione, inclusione, collaborazione e cultura che li sorreggono e di cui tanto si scrive. Saprete poi voi, donne e uomini di questa Città, quale delle due proposte sia non solo la più bella ma, soprattutto, la più credibile in relazione a chi dovrà attuarla. Sarete sempre voi, in quanto donne e uomini liberi e pensanti, i padroni del vostro destino“.