Riceviamo e pubblichiamo da Aldo Belvivere
“Il gruppo di cui mi onoro di fare parte vuole la riapertura dell’ospedale completamente efficiente e funzionante con i suoi reparti e con i 120 posti letto di cui era dotato, di rianimazione e di terapia intensiva (hai me mai funzionanti e volate via). Non c’è bisogno di surrogati anche se, cinicamente, pompe funebri e badandi sono le uniche attività produttive rimaste nella mia terra. De Luca, la schiera dei suoi candidati, Caldoro, allo stesso modo non possono offendere la sensibilità, l’intelligenza di noi altri sen non altro perché è rimasta solo la dignità.
Dimenticavo, hanno salvato Bisaccia, Teano, Agropoli, si sono inventati le baracche modulari covid, hanno stipulato convenzioni con privati evidentemente Cerreto No, troppo vicino a interessi privati, per cui la cosa si commenta da sola. È certo presidente De Luca, a Cerreto si fa l’amaro in bocca. Quest’ultima è stata una sua battutaccia all’inaugurazione di un presidio sanitario, non molto tempo fa“.