Comunicato Stampa – dr.Domenico Ascierto, responsabile ufficio comunicazione del comune di Sant’Agata de’Goti
“Dopo Il 22 settembre scorso Sant’Agata si è pronunciata con decisione su quale amministrazione voleva e sul suo Sindaco. Ad appena un mese da quella competizione tutti i giorni, incessantemente, assistiamo ad esternazioni dell’opposizione che, continuando nella propria bulimia di apparizioni, cerca di tenersi in vita non con proposte ma con offese. Questo Sindaco non è né distratto né distante; essere il Sindaco di una città non significa esserne il potestà.
Questa amministrazione opera nella consapevolezza che la collegialità sia il modo migliore di portare avanti la propria azione. Ciò non significa che non mi possiate trovare tutti i giorni in Comune dove continuerò ad incontrare i cittadini per rispondere alle loro diverse richieste.
La scelta di continuare con la propria attività lavorativa durante il mandato conferito, che può essere fatta solo da chi un lavoro lo ha sempre avuto, ha peraltro il vantaggio di consentire alle casse comunali di risparmiare la metà del compenso del sindaco. Il Sindaco e l’Amministrazione sono pienamente consapevoli delle priorità della città che, al momento, consistono sopra ogni cosa nella lotta al contagio che sta mettendo in difficoltà un sempre maggior numero di famiglie.
È proprio in un momento come questo che meno si sente il bisogno della sterile polemica fatta da chi, con a cuore esclusivamente la propria sopravvivenza politica, cerca di generare dissidi tra un’amministrazione laboriosa, che non mira a riempire le pagine dei giornali, e la città che solo un mese fa gli ha dato fiducia.
Siamo rinfrancati da una simile atteggiamento che dimostra come la capacità di giudizio del gruppo di opposizione, a cui ieri la stampa ha dato risalto, sia pari a zero. Questo mi rinfranca decisamente. La gente non si aspetta da noi il mantenimento di promesse mai fatte ma solo impegno e serietà utili a risolvere un decennio di disastri amministrativi che hanno portato al fallimento della città.
Le politiche che sono alla base del nostro programma di governo troveranno attuazione nei prossimi mesi, appena passata la bufera dell’emergenza Covid19 che sembra non abbia mai sfiorato l’attenzione dell’opposizione se non strumentalmente oggi. È quasi una farsa la richiesta, fatta appena pochi giorni dopo l’insediamento, di risposte sulla politica tributaria che stiamo mettendo in campo.
Una politica tributaria che per un decennio ha completamente raso al suolo ogni possibilità di incentivare le attività commerciali con sgravi e esenzioni che mai potranno essere fatte, se non riordinando l’enorme confusione che regnava sovrana. La politica tributaria sana si realizza nel tempo e non con la bacchetta magica o con i proclami senza contenuto.
Ma queste opere di distrazione di massa non ci porteranno a sprecare energie al seguito di un gruppo politico che ha lasciato un paese nudo e che, senza dimostrare alcun interesse per la gente, continua nell’opera di strumentalizzazione delle vicende, non ultima quella dell’interruzione idrica dell’acqua nel centro storico.
Su questa vicenda ho chiarito alla stampa ed anche al concessionario quale sarà la direzione di questa amministrazione durante i prossimi anni ancorché soggetti al contratto di concessione precedentemente stipulato. Riguardo, inoltre, la sterile polemica sull’Ospedale cittadino stiamo cercando di attivare tutti i canali istituzionali per risolvere l’annosa questione lasciataci in dote dalle precedenti amministrazioni.
Non sottrarremo più tempo alla nostra azione amministrativa per rispondere ad ulteriori polemiche.
Condividiamo con il capogruppo PD il pensiero che un inganno non può durare a lungo; lo dimostra la sua personale esperienza politica e quella del suo gruppo di riferimento. Come accaduto, infatti, per la loro esperienza politica se non ci sarà più sintonia tra questa amministrazione e la città tra cinque anni il popolo deciderà se un Sindaco, che loro dicono essere distratto, sarà stato più convincente di un Sindaco attento…forse fin troppo”.