Molti gli asintomatici, ma molti anche i leggermente sintomatici che possono curarsi in casa. Ecco perché la Federazione degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Lombardia ha pubblicato le linee guida per la cura a domicilio dei pazienti positivi al nuovo coronavirus. Il protocollo si divide per le due categorie di casi accertati e casi sospetti, ossia chi ha sintomi ma ancora non ha fatto il test e chi non ha sintomi ma ha una forte probabilità di essere positivo. Ai sintomatici è consigliato l’utilizzo del paracetamolo (in caso di febbre), sedativi per la tosse in caso di bisogno e abbondante idratazione. Alcune terapie risultano sconsigliate perché non si sono dimostrate efficaci ed espongono il paziente a potenziali rischi se date senza un adeguato monitoraggio. No quindi all’antiretrovirale lopinavir/ritonavir, all’antibiotico azitromicina e all’idrossiclorochina. Nel documento viene spiegato quali trattamenti specifici è possibile seguire a domicilio, sempre ed esclusivamente su indicazione del proprio medico di famiglia. La terapia steroidea potrebbe aiutare, ma anche la profilassi antitrombotica.Ovviamente, niente metodi fai da te, ma solo sotto consiglio medico.
Giornalista