Oggi ricorrono quarant’anni e la morte di John Lennon è uno di quegli eventi che riecheggia ancora come un momento che ha fortemente cambiato il mondo della musica. Lennon è stato colui che, nel corso della sua carriera, è riuscito a dare una ridefinizione del concetto di rock and roll, oltre a essere un leader nell’ambito pacifista e icona per tanti giovani dell’epoca. La sua morte avvenne l’8 dicembre 1980 in maniera del tutto inaspettata, un omicidio che colpì al cuore coloro che ne seguivano le sue prodezze musicali o che semplicemente ne ascoltarono la notizia in tv. Un omicidio con quattro proiettili partiti da una calibro 38 per mano di Mark David Chapman che causò shock e lutto in tutti, segnando per molti la fine di un’epoca. Lennon era appena tornato da una seduta di registrazione al Record Plant Studio insieme alla moglie Yoko Ono. Chapman ammise il suo reato e fu condannato da vent’anni di prigione all’ergastolo e in tutto questo tempo gli è stata ripetutamente negata la richiesta di libertà vigilata e, negli anni, sono state promosse molte campagne contro la sua scarcerazione. “Mi dispiace per aver causato tutto questo dolore”, disse alla commissione che lo valutò nel 2014. Nel 2010, lo stesso Chapman ammise che avrebbe voluto uccidere Johnny Carson o Elizabeth Taylor ma che poi fu scelto Lennon perché più accessibile, dato che il suo appartamento a Central Park “non era così nascosto”.
Riportiamo l’articolo originale pubblicato dall’agenzia stampa The Associated Press l’8 dicembre del 1980: “L’ex componente dei Beatles John Lennon, catapultato alla celebrità con i capelloni rocker britannici negli anni ’60, è stato ucciso la scorsa notte di fronte al suo lussuoso appartamento nell’Upper West Side di Manhattan, come ha riferito la polizia. Le autorità affermano che Lennon, 40 anni, è stato trasportato di corsa su un’automobile della polizia al Roosevelt Hospital, dove è stato dichiarato morto poco dopo il suo arrivo. I medici hanno detto che aveva sette ferite profonde nel torace, sulla schiena e sul braccio sinistro, ma che non sapevano quanti proiettili lo avessero colpito. Il Dr. Stephen Lynn ha detto: “Sono sicuro che è morto quando è stato colpito”. La polizia afferma che la sparatoria è avvenuta all’esterno del Dakota, il lussuoso appartamento vecchio un secolo in cui Lennon e la moglie Yoko Ono vivevano. Si trova di fronte a Central Park. La polizia dice di aver fermato un sospetto e lo descrive come ‘un pazzoide’ senza apparenti motivi per sparare a Lennon. Il tenente John Schick ha detto che l’uomo, sui 25 anni, verrà trattenuto tutta la notte. La moglie di Lennon non è stata ferita. Il capo degli investigatori James Sullivan ha detto che Lennon e sua moglie stavano passeggiando nel cortile del Dakota intorno alle 22,50, quando 5 colpi sono stati esplosi. Lennon ha barcollato entrando nell’edificio e poi è caduto. L’agente Anthony Palma, è stato uno dei primi ad arrivare, e ha detto ai colleghi di aver trovato Lennon riverso a faccia in giù nell’ufficio del palazzo a nove piani e lo ha portato alla macchina di servizio. Yoko Ono è stata portata in ospedale con un’altra automobile, ha detto l’agente. Palma ha detto che la donna ha avuto una crisi isterica quando i medici le hanno detto che Lennon era morto. ‘Dimmi che non è vero’ avrebbe detto gridando. Sullivan afferma che il sospettato è un 25enne delle Hawaii che era stato visto girare intorno al Dakota da un po’ di tempo. Jack Douglas, il produttore di Lennon, ha detto che si trovava con i Lennon in uno studio di registrazione chiamato Record Plant e che l’artista era uscito intorno alle 22,30. Lennon ha detto che si sarebbe procurato qualcosa da mangiare per poi andare a casa. Un passante, Sean Strub, ha detto che stava camminando verso Sud sulla 72esima Strada quando ha sentito sparare 4 colpi. Ha detto di aver girato l’angolo e di aver visto mentre Lennon veniva caricato su un’automobile della polizia. Qualcuno ha detto di aver udito 6 colpi e che John sarebbe stato colpito due volte, afferma Strub. Al Roosevelt Hospital il Dr. Lynn ha annunciato la morte di Lennon dopo la mezzanotte. Ha detto che era stato portato in ospedale prima delle 23. ‘Tentativi di rianimazione estensivi sono stati provati e nonostante trasfusioni e altri metodo non c’è stato modo di rianimarlo’ ha detto. ‘Danni significativi ai vasi sanguigni nel torace’ ha detto il Dr. Lynn ‘e una grave emorragia, non poteva essere salvato… Sono sicuro che era già morto quando è stato colpito… la sua casa è a circa un chilometro da qui e non credo che fosse possibile salvarlo in alcun modo’”.
Giornalista