Primo giorno da arcivescovo, oggi, per don Mimmo Battaglia, che alle 17, in una cerimonia di insediamento, alla presenza di numerose autorità e fedeli, è ufficialmente divenuto pastore metropolita di Napoli. Com’è nel suo stile e nel suo carattere, don Mimmo, nel suo primo giorno partenopeo, ha visitato le periferie di Napoli, facendo incontri molto forti e sentiti; dai genitori di Franco Della Corte, il vigilante ucciso in servizio, fino all’incontro in preghiera con una giovane nigeriana sieropositiva, che più volte ha subito violenze e sfruttamenti. Don Mimmo ha anche fatto visita alla famiglia di un operaio della Whirlpool, in grave difficoltà lavorativa. Un segno di vicinanza verso gli umili, i sofferenti, verso gli oppressi e verso ogni ingiustizia, Un segno di vicinanza e di rispetto verso le difficoltà legate al mondo del lavoro e a ogni piaga che segni il cammino della nostra fragile società. Quello che don Mimmo ha sempre fatto, lo ha messo già in pratica nel suo primo giorno napoletano.
Giornalista