San Salvatore Telesino, Alfonso Abitabile: duro attacco sul bilancio 2021

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Comunicato Stampa – Alfonso Abitabile, consigliere comunale di opposizione al Comune di San Salvatore Telesino

La nostra comunità sta attraversando un momento molto difficile. Il disagio sociale e le difficoltà economiche richiedono un’attenta programmazione delle finanze e della gestione contabile nonché un’amministrazione che abbia una precisa visione e una strategia seria e trasparente. Riteniamo che il bilancio 2021 avrebbe dovuto raccogliere queste sfide e sostenere concretamente la nostra comunità. Nostro malgrado, invece, riscontriamo l’ennesimo attentato ai valori di collaborazione e partecipazione democratica, oltre ad un totale disinteresse ed abbandono per il territorio e le sue esigenze”.

Il bilancio di previsione, trattandosi di un documento importantissimo in quanto contiene in sé le scelte e le modalità di come si intende portare avanti la vita finanziaria della comunità, andrebbe prima di tutto condiviso, invece – per l’ennesima volta – assistiamo ad un “prospetto fatto e finito dal sindaco e dai suoi collaboratori” da approvare, senza veri margini di manovra e miglioramento. Ancora una volta quest’Amministrazione, chiudendosi a riccio, sceglie la via dell’esclusività per cui stila un previsionale a proprio uso e consumo, senza il minimo confronto con le forze consiliari d’opposizione ovvero con le associazioni e le categorie produttive. Il governo Romano continua a preferire l’indifferenza ed il disinteressamento alle nuove esigenze cittadine. Riteniamo imprescindibile, nella redazione del previsionale, assumere una condotta trasparente ed oculata in ragione della quale sia auspicabile programmare con serietà il futuro finanziario dell’ente commisurato alle effettive esigenze cittadine”.

Una condotta difforme dovrebbe sorprenderci, eppure – considerando questa Amministrazione – non siamo per nulla sbigottiti di come, ancora una volta, gli esponenti della “maggioranza” continuino a fare debiti su debiti al punto da svilire i cittadini e gravare ulteriormente l’erario comunale. Il bilancio di previsione che ci viene sottoposto manca di contenuti e di linee strategiche. Traspare soltanto una certa capacità a far quadrare i conti, particolare di non poco conto per l’Amministrazione, ma che di fatto vengono totalmente disattesi e sbugiardati. Pareggiare il bilancio non significa avere progettualità e sostenibilità di gestione finanziaria, figuriamo se possa denotare una seria e corretta capacità ad amministrare. Si tratta di un bilancio tecnico,  imposto dalla necessità di far quadrare i conti, ignorando l’effettiva realtà finanziaria dell’Ente. Avremmo apprezzato un bilancio politico, che potesse sostanziarsi in una programmazione seria, trasparente, efficace e risolutiva circa il presente ed il futuro della nostra comunità”.

Nel merito del bilancio, a dimostrazione della scarsa credibilità e programmaticità di questa Amministrazione, basti pensare ai presunti incassi pari a 260.000€ di addizionale IRPEF, nonostante le attività siano state per lungo tempo paralizzate; o all’incremento di spesa che va da € 561.888,48 agli attuali € 658.558,7, per uscite in bilancio ammontanti quasi a centomila euro in più rispetto allo scorso anno ed in relazione al medesimo servizio(!). Ancora, si pensi alle 352 fatture non pagate dal Comune al Servizio Elettrico Nazionale S.p.A. (periodo marzo 2017 – novembre 2019) oppure dei pagamenti non onerati verso Acqua Campania S.p.A. Si tratterà pertanto di un bilancio di previsione fallimentare e disastroso, che si fonderà sul consenso della sola maggioranza che, così facendo, se ne farà carico e per il quale sarà chiamata a rispondere in un prossimo futuro. Ogni consigliere di maggioranza dovrà risponderne ed assumersi quelle che saranno le proprie responsabilità! La totale mancanza di collegialità e di condivisione sono la cifra di questa sindacatura targata Romano. In un momento complesso e di crisi, come quello che stiamo attraversando, dove decisioni di intervento e sostegno sono fondamentali, occorre un’amministrazione salda, capace e soprattutto competente. Ma con nostro rammarico abbiamo l’impressione, ormai divenuta certezza, che la “maggioranza” (di fatto e nei numeri, però, inesistente) al comando non abbia queste caratteristiche”.

Sarebbe anche auspicabile che il Sindaco tenesse un atteggiamento ed un contegno conforme all’istituzionalità  del Consiglio, ed evitare soliloqui carichi di ego, tracotanti e altamente offensivi verso l’opposizione. È inaccettabile che un Sindaco accusi e sollevi allusioni, per poi non fornire i richiesti chiarimenti. È inaccettabile che un sindaco urli a squarciagola non consentendo contraddittorio o confronto alcuno, ancor più ad un consigliere. È inaccettabile che un Sindaco continui ad attribuire la sua disastrosa gestione finanziaria ai debiti del passato. Forse dimentica che a governare questo paese è lui, da quasi un decennio purtroppo. È inaccettabile che un sindaco critichi virtuose realtà  amministrative vicine, etichettandole come cittadine di meno di mille abitanti che fondano il proprio successo su pochi autovelox. Simili atteggiamenti, in qualsiasi altro consiglio comunale, sarebbero stati censurati ed inibiti da un presidente serio. Ma a San Salvatore è tutt’altra storia. Questo è anche, forse, il motivo per cui non si vuole provvedere ad un sistema di fonoregistrazione delle sedute consiliari, come noi auspichiamo da due anni”.