Dalle antiche Vinalia ai giorni nostri, la piccola eredità di Guardia Sanframondi

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Vinalia priora, quae ante hos dies sunt VIIII kal. Mai. degustandis vinis instituta, nihil ad fructus attinent, nec quae adhuc diximus ad vites oleasque, quoniam earum conceptus exortu vergiliarum incipit a. d. VI id. Mai., ut docuimus. aliud hoc quadriduum est, quo neque rore sordidas velim — exurit enim frigidum sidus arcturi postridie occidens —, et multo minus plenilunium incidere. (Plinio, Naturalis Historia, XVIII, 287)

Ci siamo. Oggi 4 agosto prende il via la rassegna enogastronomica che tanto piace ai guardiesi e non solo. La pandemia rallenta, ma non ferma, per il secondo anno consecutivo, questa manifestazione che dopo tanti anni riesce ancora a conservare intatto il proprio fascino e la voglia di mettere un punto fermo alla cultura enoturistica di Guardia Sanframondi. Ma esattamente cosa erano le Vinalia? Perché questa rassegna utilizza proprio questo nome che ci riporta indietro nel tempo, di tanti e tanti secoli?

Nel periodo dell’antica Roma le Vinalia venivano festeggiate in due distinti giorni: il 23 aprile e il 19 agosto, perché all’epoca bere era considerato sacro e la raccolta dell’uva seguiva rituali che venivano curati fin nel più minuzioso dettaglio. Il 23 aprile, all’interno delle mura della città eterna, venivano festeggiate le Vinalia urbanae (proprio perché cittadine). Una manifestazione che intendeva onorare la raccolta dell’anno precedente, in questa cerimonia in onore del vino e di Giove, a capo di tutte le divinità, mentre in periodo imperiale le dediche erano indirizzate anche a Venere, dea del giardino e del bere. In quella occasione, il vino, secondo un antico rituale, veniva sparso per terra, ma anche su specifici oggetti, o in zone particolari, in primis altari, a mo’ di buon auspicio, per preservare ciò che veniva bagnato da esso. Era, però, anche l’occasione per assaggiare il vino novello. Ad agosto era la volta delle Vinalia rustica o altera, ossia la stessa festa che veniva ripetuta nelle campagne. Varrone è uno dei più grandi testimoni dell’evento che tanto ne ha scritto e molto ha tramandato. Nei tempi è stato riferitata la notizia che vi fosse un divieto, rivolto a tutti i cittadini romani, di portare in città il vino raccolto durante la vendemmia, se prima non fossero state proclamate le Vinalia. Le Vinalia, infatti, aprivano ogni forma di festa del vino, con il sacrificio di un agnello a Giove, da parte del Flamen Dialis, sacerdote preposto al culto del dio capitolino, con il quale si propiziava l’abbondanza dei frutti, prima che essi venissero raccolti. Il sacrificio avveniva mentre il Flamen Dialis spremeva tra le mani dei grappoli d’uva. Il primo a fissare le norme agricole, specie nel Tusculum, l’antica zona dove la coltivazione delle viti abbondava, i noti Colli Albani e Castelli Romani, fu Marco Porzio Catone, il Censore, il quale trascrisse ogni norma agricola e ogni dinamica da eseguire nel suo trattato De Agricoltura.

Per il 28esimo anno consecutivo il Circolo Viticoltori di Guardia Sanframondi dà vita all’ennesima edizione di Vinalia. Tanti cambiamenti negli anni, per quella che da rassegna enogastronomica è diventata una vera e propria rassegna d’arte e cultura. In giro per cantine a degustare e mangiare prodotti a chilometro zero, tra le meraviglie cittadine del centro storico di Guardia. Non solo brindisi sotto le stelle, ma giochi per bambini, mostre d’arte e fotografiche, rassegne cinematografiche e la possibilità di brindare sul bellissimo terrazzo del Castello dei Sanframondo, in questa rassegna che da oggi, 4 agosto, fino al 10 agosto allieterà e animerà strade e vicoli guardiesi. L’appuntamento prevede la sua inaugurazione oggi, alle ore 18, nell’hub culturale dell’Ave Gratia Plena, con la partecipazione di Ildo Romano, presidente del Circolo Viticoltori, Titina Pigna, responsabile del Comitato VInalia, Raffaele Di Lonardo, sindaco di Guardia Sanframondi, Giuseppe Leone, direttore artistico di VinArte, Domizio Pigna, presidente de La Guardiense, Mariagrazia de Lucia, delegata Ais per la provincia di Benevento. Prosit… buon Vinalia a tutti.