Riceviamo e Pubblichiamo da Raffaele Benevento, già consigliere comunale di Guardia Sanframondi
In questi giorni, stranamente, dalle stanze buie del Comune viene fuori un comunicato dichiarativo che accoglie le proposte sicuramente preziose del prof. Turco circa i nomi, uomini e donne che si sono contraddistinte per le loro capacità professionale e morale nella nostra comunità, da assegnare alle nostre strade per la toponomastica. Personalmente ho già espresso la mie considerazioni sui modi di utilizzo della toponomastica, inteso come strumento serio e strategico nell’identificazione storico artistico di una comunità.
Ricordo bene che in quella occasione ho offerto ai nostri concittadini i nomi di due personaggi illustri che la nostra comunità ha tenuto con sé, beneficiando pertanto dei valori e del contributo che questi hanno sempre donato. Mi riferisco al maestro e professore Mancini Giovanni e al professore Garofano Enrico. Ma si potrebbe pensare anche ai 33 soci fondatori de La Guardiense. Credo che se la nostra comunità ha un dovere è solo quella di omaggiare e riconoscere l’operato a volte anche silenzioso di queste persone. La toponomastica deve rappresentare e conservare la memoria storica della nostra città.