Il Thanksgiving Day, Giorno del Ringraziamento, fu festeggiato in Nord America per la prima volta nel lontano 1578, quando l’esploratore inglese Martin Frobisher arrivò nel nuovo continente e chiese che fosse celebrata una cerimonia per ringraziare Dio per la protezione che era stata concessa al suo gruppo durante la traversata oceanica, che fu molto lunga e pericolosa. Nel 1621, invece, i padri pellegrini delle colonie celebrarono il successo del loro primo raccolto, nonostante una stagione molto fredda e non facilmente affrontabile a livello produttivo, organizzando una festa di ringraziamento che durò tre giorni, alla quale invitarono i Nativi americani che portarono in dono cervo, tacchino e altre pietanze come la zucca, pesci, molluschi, ostriche, torta di cereali, noccioline, caramelle e frutta secca. Portarono anche semi di prodotti vegetali che loro stesso coltivavano ma che non portarono frutti presso le colonie a causa della rigidità climatica.
Fu George Washington, il primo Presidente degli Stati Uniti d’America a dichiarare la festa per tutti gli Stati nel 1789, proclamandola giornata nazionale. Molti risero dell’idea, primo fra tutti Thomas Jefferson, che da presidente non vi diede alcun seguito, ma già dalla metà del XIX secolo il Thanksgiving era diffuso nella maggior parte del territorio americano e osservato da tutti, ricchi e meno abbienti. Abraham Lincoln dichiarò il Giorno del Ringraziamento come festivo nella sua famosa Proclamazione di Ringraziamento del 1863, nel bel mezzo della guerra di secessione, e da quel momento diventò una festa annuale e perse gradualmente il suo contenuto cristiano. Dietro questa decisione ci fu Sarah Josepha Hale, una delle donne più importanti che influenzò il Presidente a proclamare ufficialmente un Giorno di Ringraziamento, convinta che osservarlo avrebbe unito il Paese e lo avrebbe riappacificato nel difficile periodo della Guerra Civile. Lincoln ne fissò la data all’ultimo giovedì del mese di novembre ma nel 1939 il Presidente Roosevelt diede ascolto alle preoccupazioni dei commercianti che, considerato che quell’anno novembre avrebbe avuto cinque giovedì e l’ultimo coincideva con l’ultimo giorno del mese, temevano che quell’anno la stagione dello shopping natalizio sarebbe stata troppo breve. Decise, così, di anticiparlo di una settimana e, per evitare lo stesso problema in futuro, il 26 novembre 1941 istituì ufficialmente la data della ricorrenza nel quarto giovedì del mese.
Nella maggior parte delle tavole imbandite americane, in questa giornata che scandisce un po’ il tempo e apre le porte alle festività natalizie, il tacchino ripieno è ancora l’orgoglio del pasto. Solo negli USA, più di 40 milioni di tacchini sono consumati durante il weekend festivo ogni anno, solitamente accompagnato dal sugo e dal ripieno che solitamente è composto da un impasto fatto di carote, sedano, cipolle, salvia, timo, prezzemolo, sale, pepe, mollica di pane e brodo. Nella costa est il ripieno tradizionale è a base di ostriche perché in passato i crostacei erano economici e abbondavano in mare. Nel sud, invece, il tacchino si consuma con ripieno di focaccia al granturco, mentre nel nord degli Usa con il Wild Rice, una spezia tipicamente nordamericana. Ad accompagnare questa portata principale è la salsa di ossicocco, fatta di succo di mirtillo e bacche fresche o congelate, e altro piatto tradizionale è quello delle mashed potatoes, patate dolci unite a zucchero, spezie e burro, girato in una casseruola e a volte mischiato alla malva. E poi insalate, la pumpinks pies, torta di zucca con panna montata, e pannocchie di mais. In alcune famiglie, un pranzo di Ringraziamento si conclude per tradizione con il ritiro su una sedia comoda per allentarsi la cinghia. Nel Giorno del Ringraziamento, in tutte le città americane si svolgono parate con carri allegorici e festeggiamenti di ogni tipo, una sorta di Carnevale italiano, con dei giganteschi pupazzi gonfiati che fanno il giro delle città. Il Presidente degli Stati Uniti solitamente festeggia condividendo il momento del pasto con i soldati. Nella città di New York, ogni anno si svolge anche la famosa Parata dei Grandi Magazzini Macy’s. Il corteo festoso e mascherato è un’iniziativa dei dipendenti del grande magazzino e risale ai primi del 1900, in segno di riconoscenza da parte dei molti immigrati che erabo riusciti a trovare un nuovo lavoro negli U.S.A. Oggi la sfilata è animata da una trentina di carri allegorici, colorati e musicati. Strettamente al Thanksgiving, nella tradizione americana, è il Black Friday, ossia il venerdì successivo al giovedì di Ringraziamento che dà inizio alla stagione dello shopping natalizio.
Giornalista