Comunicato Stampa – Ufficio Stampa Provincia di Benevento
Il Vice Presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi, ha chiesto una revisione ed una maggiore elasticità dei parametri che consentono la destinazione di risorse finanziarie a favore dei cosiddetti “Comuni marginali” per aiutarli nella lotta allo spopolamento ed alla desertificazione. Lombardi, a seguito della pubblicazione del Decreto che applica la “Legge Realacci”, ha infatti espresso insoddisfazione rispetto a quella che ha definito “la incompletezza dell’elenco degli Enti beneficiari in questo nostro Sannio”. I fondi a favore dei piccoli Comuni sono, ha commentato Lombardi, “un passo in avanti per aggredire la grave emergenza sociale che affligge tanta parte del Paese”, ma, ha avvertito Lombardi, sono tutti i Comuni sanniti che si trovano a combattere questa criticità, anche se qualcuno in misura meno preoccupante rispetto alla media provinciale: purtroppo, non tutti sono stati ammessi al beneficio.
Il Vice Presidente della Provincia ha sottolineato come il fenomeno dello spopolamento, che investe tutte le aree interne del Paese, abbia colpito in particolare l’area interna campana del Sannio che, ha ricordato Lombardi, ha visto un crollo di residenti di molte migliaia di abitanti dall’ultimo Censimento Ufficiale (2011) ai nostri giorni. Denatalità ed emigrazione, ha sottolineato Lombardi, hanno falcidiato i centri della provincia, ma, a leggere l’elenco pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, mancano all’appello alcuni Comuni. Tutta colpa, probabilmente, ha osservato il Vice Presidente, di una troppo rigida osservanza dei parametri scelti per individuare i Comuni beneficiari; sta di fatto che lasciano l’amaro in bocca le esclusioni. Lombardi ha ricordato che molti Comuni non riescono ad erogare servizi ai cittadini per pesanti carenze di personale e questo contribuisce a creare ulteriori problemi nelle comunità delle zone interne: proprio per questo va rivisto, secondo Lombardi, il meccanismo di attribuzione delle risorse finanziarie al fine di non creare ulteriori sperequazioni.