“Dove vanno a finire i calzini, quando perdono i loro vicini?” si chiede Vinicio Capossela nel suo famoso brano Paradiso dei calzini. In realtà, è un problema comune a tutte le famiglie, un drammatico enigma che accomuna tutti: i calzini entrano in lavatrice in coppia e spesso, quando li stendiamo, restano pezzi unici. E così, ci ritroviamo sempre con un gran numero di calzini spaiati e, quando dopo giorni, non riusciamo a trovarne il gemello, finiamo per buttarli. Ed è proprio in onore dei calzini persi che è nata una giornata mondiale a loro dedicata, la Giornata mondiale dei calzini spaiati, che, come ogni anno, viene festeggiata ogni primo venerdì di febbraio.
In realtà, la motivazione è ben più profonda: si tratta di dare voce alla diversità, da vedersi quale valore aggiunto, e di dar valore a una sana e sempre più sentita idea di inclusione. Ogni calzino spaiato e messo in bella mostra oggi ci aiuta a dire da che parte stiamo. Diversità vuol dire arricchimento. Ma poi, diversità da cosa e da chi? Chi stabilisce i criteri per definire tale parola? Basta ipocrisie! Bimbi, mamme, papà, insegnanti, avvocati, imprenditori, sacerdoti, e chi più ne ha, più ne metta: oggi osate e fatelo per una nobile causa!
Giornalista