Lago di Telese 1992, un progetto che “non s’ha da fare”

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I più anziani ricorderanno che, appena salite le scale, al primo piano del comune di Telese Terme, era posto in bella mostra un plastico colorato che rappresentava un possibile sviluppo a fini turistici dell’area del lago. Il plastico, esposto per anni, era oggetto di ammirazione soprattutto dei più piccoli che si perdevano ad ammirare piccole casette colorate lungo le sponde, barchine che veleggiavano sulle acque e omini a passeggio.

Nel 1992 sembrò che quel progetto potesse finalmente realizzarsi! Un passaggio pedonale, al di sotto della ferrovia, avrebbe permesso l’accesso al parco del lago che, secondo alcuni, sarebbe stato a pagamento. Tendo strutture disseminate da per tutto per servizi di ricezione, persino un teatro dalla capienza di 800 spettatori in stile greco-romano. Un canale, poi, avrebbe messo in contatto il lago con il fiume Calore, tre campi da bocce, aree gioco per bambini, strutture per mostre ed eventi, un campeggio e una strada distante dal lago 150 metri e la realizzazione del ponte di collegamento Telese-Solopaca.

L’Affaire lago, così fu ribattezzato il progetto da quelli che ne vedevano solo un’opera mastodontica e per di più realizzata senza il consenso dei cittadini e soprattutto dei contadini che avrebbero viste espropriate le proprie terre prospicienti al lago. Un ampio dibattito si protrasse per mesi, l’opposizione al progetto finì per unire, addirittura, le forze di sinistra e di destra che vedevano una possibile speculazione edilizia che avrebbe interessato le aree a ridosso del parco che avrebbero, così, moltiplicato il loro valore. La spesa, per i tempi, assommava a 26 miliardi di lire e l’area interessata era di ben 250 mila mq, una cifra che preoccupava per l’arrivo, eventuale, di ditte inquinate a cui “la torta” poteva far gola. Le forze di opposizione chiedevano che si creasse un’associazione, come quella che, al tempo, si era costituita per la realizzazione del campanile parrocchiale, e pertanto si cambiassero in sede di ordinamenti comunali le regole che sancivano le gare d’appalto.

Il 5 agosto 1992 la locale sezione del Partito Socialista con una lettera inviata al Presidente del Consorzio per lo sviluppo del lago proponeva: “previsione di una grossa piscina con parco giochi d’acqua”; “previsione di una scuola di nuoto e di vela”; “previsione di un campo di minigolf”; “previsione di un campo da tennis”; “previsione di piscine per bambini e per nuotatori” e altre cose. Il progetto si perse, tra fautori e detrattori, e poi quello fu l’anno della “Tangentopoli telesina”, ma questa è un’altra Storia!