Diga di Campolattaro, lettera aperta di Rubano

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Comunicato Stampa

È necessario ripotare chiarezza e, ritengo, anche correttezza su un tema di interesse generale, ripreso da più parti qualche giorno addietro sugli organi di informazione, con modalità a tratti poco serene. Il dibattito che si è aperto sulla Diga di Campolattaro, infatti, è caratterizzato da due precise narrazioni. C’è chi vorrebbe attribuirsi meriti che non ha mai posseduto, né possiede; c’è chi, invece, ritiene che il tema centrale sia rappresentato dall’utilizzo delle acque a scopo potabile o ad uso irriguo a beneficio dei cittadini e delle aziende agricole della provincia di Benevento. Inutili sono le parate istituzionali se manca il vero interlocutore: il Commissario di Governo nominato dal Presidente Draghi e ratificato dalle competenti Commissioni parlamentari.

Nel decreto firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri non vi è, né vi poteva essere, alcun riferimento a pretese cabine di regia o nomine di sub-commissari. Nel decreto è precisato che il Commissario di Governo dovrà rendere conto esclusivamente all’Esecutivo centrale, che lo ha nominato, e al Parlamento, al quale dovrà indirizzare una relazione semestrale sul cronoprogramma dei lavori. Il resto è propaganda e millanteria, all’una e all’altra i cittadini di Benevento e del Sannio sono ormai adusi. Le somme sono rinvenienti da fondi strutturali FSC e fondi del PNRR. Quanto alle altre opere pubbliche, che sono periodicamente sbandierate, da ultimo nell’assemblea degli Industriali di lunedì scorso, è bene precisare, per serietà istituzionale e di cronaca politica, che il raddoppio della Strada Statale Telese – Caianello, come la Fortorina, come la rete ferroviaria Napoli – Bari, hanno registrato l’impegno costante dell’allora Sottosegretario di Stato al Ministero Infrastrutture e Trasporti, il Sannita Umberto Del Basso De Caro, attuale Deputato del Partito Democratico. Forza Italia ritiene che non sia un atteggiamento costruttivo attribuire a sé meriti che in realtà sono stati e sono soltanto di altri e, nel caso dell’invaso di Campolattaro, un ringraziamento leale e doveroso va indirizzato al Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, autorevole esponente di Forza Italia, senza il cui impegno, attuato in sinergia con il Ministro delle Infrastrutture, l’opera non avrebbe ricevuto risorse tanto cospicue, cioè 500 milioni di euro, e, quindi, non si sarebbe potuta realizzare. Punto.

Tutti sappiamo, tra l’altro, che si tratta di un’opera strategica nazionale, che rientra tra i sette maggiori progetti finanziati per il rilancio del Paese, rispetto al quale il nostro Ministro Carfagna ha svolto un ruolo decisivo. Peccato che non tutti si allineano a quella correttezza politica che un tempo, espressioni partitiche diverse, saggiamente interpretavano nel riconoscere meriti altrui, oltre che ad instaurare un clima collaborativo finalizzato a conseguire risultati importanti per la rinascita di un territorio. Nessun esponente politico ha rilevato il fondamentale impegno del Ministro del nostro partito volto a raggiungere questo risultato storico per la rinascita del Sannio. Ma per noi non è stato, né tantomeno sarà, un problema. Dispiace solo che i cittadini nei giorni addietro siano stati spettatori di un improduttivo e deplorevole esercizio distorto e disinvolto della verità che orbita intorno all’annoso tema “Diga di Campolattaro”. I cittadini, stanchi dei soliti proclama, apprezzano soltanto la verità, la obiettività. Noi di Forza Italia non abbiamo difficoltà, e riusciamo a dimostrarlo senza alcuna ipocrisia, nel riconoscere meriti altrui che hanno favorito la provincia di Benevento. Così come non abbiamo alcun problema nel comprovare un impegno concretamente reso in favore del popolo Sannita da esponenti di spicco di Forza Italia presenti nel Governo guidato dal Professor Mario Draghi, la cui interlocuzione da parte dello scrivente, da Febbraio 2021 è doverosamente costante su tutti i temi che interessano il Sannio.

Forza Italia ribadisce che sulle grandi questioni che riguardano il territorio non ci sono vincoli di appartenenza di maggioranza o di minoranza, poiché ebbene che tutti lavorino per il bene comune. Buona pratica, quest’ ultima non di tutti, perché si ritiene che la comunicazione tenga sempre luogo ai fatti.