Nomi e curiosità della toponomastica dei nostri paesi

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La maggioranza della popolazione meridionale ebbe per secoli la sua sede nelle parti più impervie del territorio, spesso in condizioni di un tendenziale isolamento delle comunità. Una popolazione dispersa in piccoli centri che portò alla creazione di tratti etnici e culturali notevolmente diversi anche a, relative, piccole distanze. Il Dizionario Geografico ragionato del Regno di Napoli, opera in 13 volumi data alle stampe a Napoli tra il 1797 e il 1816, da Lorenzo Giustiniani, avvocato napoletano vissuto a cavallo dei secoli XVIII e XIX, riporta il seguente quadro toponomastico per un totale di 1511 paesi:

  • 7 prendevano il nome da Abbate, Abbadessa, Badia;
  • 18 da Acqua;
  • 7 da Borgo, Borghetto;
  • 25 da Campo;
  • 151 da Casa, Casale;
  • 101 da Castello;
  • 15 da Castro;
  • 7 da Cella;
  • 26 da Civita, Civitella;
  • 99 da Colle;
  • 6 da Corte, Curti;
  • 6 da Feudo;
  • 10 da Guardia;
  • 11 da Macchia;
  • 16 da Massa;
  • 94 da Monte;
  • 12 da Motta;
  • 5 da Penna;
  • 14 da Pesco;
  • 15 da Piano, Pianura;
  • 12 da Piede;
  • 31 da Pietra;
  • 9 da Pizzo;
  • 28 da Poggio;
  • 11 da Ponte;
  • 10 da Prata;
  • 9 da Ripa;
  • 61 da Rocca;
  • 7 da Sala;
  • 394 da Santo;
  • 16 da Serra;
  • 16 da Terra;
  • 31 da Torre;
  • 25 da Valle;
  • 8 da Vico;
  • 170 da Villa, Villetta.

I nomi sopra indicati riguardano, soprattutto, la dorsale appenninica. La pianura campana presenta due grosse agglomerazioni toponomastiche che fanno riferimento ai nomi che terminano in –ano (Giugli-ano, Lucign-ano, Gricign-ano, ecc.) e i nomi che iniziano per Casa (Casaluce, Casoria, Caserta, ecc.), mentre i primi sono di chiara origine latina (i suffissi -ano e -ana sono diffusi in tutta Italia, si tratta di un tipico modo di formare l’aggettivo a partire da un sostantivo, ed era molto usato nelle zone della centuriazione per indicare i poderi o in generale i possedimenti di qualcuno, spesso ottenuti dopo il congedo militare).

Faicchio: dal latino fagus (faggio), è forse l’erede della città sannitica Fuifola, tolta ai Cartaginesi da Quinto Fabio Massimo nel 216 a.C.;

Guardia Sanframondi: il nome deriva da Warda (luogo di guardia o di vedetta). Un recente studio evidenzia come il nome del comune derivi dalla famiglia francese dei Sanframondo (Sancto Fraymundo) che nel XII secolo ebbe in feudo Cerreto e i comuni vicini;

Amorosi: la genesi del nome è incerta. L’ipotesi più plausibile è che derivi da un nobile longobardo di nome Amoroso. Il nome potrebbe derivare anche da un aggettivo tardo-latino, Amorusus o Amorusius (innamorato, caro), usato per indicare alcuni luoghi;

Cerreto: il nome deriva da cerro, dal latino quercus cerris, una pianta molto simile alla quercia e molto diffusa nel territorio;

Solopaca: il nome deriva dal latino sol opacus (poco soleggiato) o, secondo altre letture, dal latino sub pago (che è sotto), in ragione alla sua posizione sotto il monte Taburno;

Morcone: il nome deriverebbe dal latino muero (punta aguzza);

Circello: il nome deriva da cercea, altro nome latino per indicare quercea (quercia).

Pesco Sannita: il paese chiamato una volta Pesco la Mazza (è curioso che nell’immaginario popolare, questo paese fosse divenuto un paese mitico, inesistente, da dove si tornava o si andava per indicare un “nessun posto”), prese il nome odierno nel 1944;

San Marco dei Cavoti: il nome trae origine dal santo patrono dei Provenzali e dalla città di Gap città di origine i cui abitanti erano detti Gavots da cui Cavoti;

Montesarchio: il nome deriva da Mons Herculis (il monte di Ercole) o da Mons Arcis per la presenza di una torre sulla sommità del monte;

Ceppaloni: il nome, per alcuni, deriva dal termine longobardo zippel (punta, estremità), per altri da ceppe, ceppaie di cui sono ricchi i suoi boschi;

Castelvenere: il nome deriverebbe da Véneri (Venere) per la presenza nella zona di un tempio dedicato alla dea. Nel XIV secolo è riportato il nome di Castrum (nel medioevo stava a indicare un centro giuridico e territoriale che raccoglieva la popolazione intorno al castello);

Cusano Mutri: il nome significherebbe “coppa”, secondo gli storici è la città sannita Cossa distrutta dai Romani.

Civitella Licinio: il nome deriva da civitas, cioè l’insieme dei cittadini, distinguendosi in ciò da urbs, che indicava invece la città come complesso di edifici e di mura. Piccolo aggregato, l’appellativo Licinio nacque nel 1811 a opera della Commissione feudale, il nome originario si riferiva al vicino Monte Cigno.

Pietraroja: il nome deriva dal latino petra robia (rupe rossa), dall’equivalente spagnolo piedra roja o francese pierre rouge (pietra rossa) per la presenza di alcuni calcari di questo colore, dislocati sul costone orientale del monte Mutria.

Come ovvio, per la molteplicità dei luoghi, la scelta è stata del tutto casuale.