Il pane di Sant’Antonio, la tradizione del cibo dei poverelli

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Il gesto è noto a tutti ed è quello simbolo della comunione dei fedeli: spezzare il pane, benedirlo e mangiarlo tutti insieme. E circa duemila anni fa fu proprio Gesù che, sedutosi a mensa, dopo aver parlato di amore e fraternità, prese tra le mani un pezzo di pane, lo spezzò, lo distribuì ai suoi discepoli dicendo: “Prendete e mangiatene tutti, questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi”. Il senso ultimo era quello della condivisione. Da quel momento il pane è considerato il cibo più importante, quello della comunione e della comunità, quello dei poveri e dei ricchi, dei potenti e degli affamati. Il 13 giugno la Chiesa cattolica celebra Sant’Antonio di Padova e proprio in quel giorno, nelle chiese dedicate al Santo, viene distribuito il pane di Sant’Antonio, tradizione nata da uno dei tanti miracoli che vengono attribuiti al santo nativo di Lisbona.

Tommasino era piccolo, aveva solo due anni. I suoi genitori vivevano in una casa che si trovava proprio vicino alla chiesa del Santo, Il bimbo, preso dalla sana voglia di giocare, un giorno vide una grande tinozza d’acqua e, nella sua innocente distrazione ludica, vi cadde dentro, annegando. La madre trovò il suo piccolo senza vita: un dolore indicibile, a cui mai riuscì a rassegnarsi. L’unico modo che aveva per trovare un po’ di pace nell’animo era fare voto a Sant’Antonio, promettendo che, se il figlioletto fosse tornato a vivere, avrebbe distribuito ai poveri tanto grano quanto era il peso del suo piccolo. Tante le preghiere, tante le invocazioni al Santo, tante le ore che passarono e finalmente il bambino si svegliò. La promessa della mamma fu mantenuta e da quel momento la devozione a Sant’Antonio si diffuse attraverso la distribuzione del pane ai poveri, con il nome di pondus pueri, peso del bambino.

La tradizione del pane benedetto vuole che il 13 giugno si benedicano dei piccoli pani che poi vengono distribuiti ai fedeli e consumati per devozione. Una tradizione che ruota intorno all’alimento più importante, fondamentale per vivere, bene prezioso, necessario, unico, il cibo quotidiano per antonomasia, quello della condivisione, che si mangia insieme gli altri e che crea comunità. Non a caso il termine “compagno” deriva da cum panis ossia “colui che mangia il pane con me”. E la tradizione della benedizione e distribuzione del pane di Sant’Antonio nel tempo si è concretizzata sempre di più con forme solidali grazie alle quali i frati e il prelato tutto riescono a dare un piccolo aiuto alle persone più in difficoltà. Il pane viene distribuito il 13 giugno sotto il segno del perdono, della misericordia e della carità,