“Via della Falanghina”, Ceniccola scrive al Direttore Anas Campania

Condividi articolo
Riceviamo e pubblichiamo – Fiorenza Ceniccola, Consigliere Comunale di Guardia Sanframondi

Lettera aperta al Direttore Anas Campania Ing. Nicola Montesano

La Falanghina del Sannio sul lungomare di Napoli

Egregio Direttore Montesano, apprendo dalla stampa che la Falanghina del Sannio è stata protagonista sul lungomare di Napoli in occasione del premio Posillipo “Cultura del Mare” e del “Pizza Village” e nel rivolgere il mio più sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile questo “straordinario” incontro culturale ed enologico, non posso non ricordarle l’impegno assunto, nei mesi scorsi, di ribattezzare la “SS 265 Fondo Valle Isclero” in “Via della Falanghina” per  farla diventare il filo rosso di congiunzione tra il mare di Napoli e i monti del Taburno e del Matese e dare, in tal modo, valore aggiunto a circa 11.000 ettari di vigneti, così come chiesto (con voto unanime) anche dal civico consesso di Guardia Sanframondi che, senza retorica, può essere definita la “capitale” del vino della regione Campania.

Un voto unanime che ben interpreta il comune sentire di un popolo di vignaioli diventati imprenditori  e che, in poche parole, Le chiede di replicare nel Sannio quello che l’ANAS ha già fatto in Sicilia (vedi la Strada degli Scrittori – SS 640) con grandi benefici economici per le comunità coinvolte. Il vino è sinonimo di unità,  ogni sua caratteristica va a formare un puzzle ben definito e questo “piccolo” cambiamento toponomastico può rappresentare un grande attrattore turistico ed una preziosa occasione di rinascita per la cosiddetta “Valle del Vino” della Campania e dare il via con una spesa di poche migliaia di euro (per la sostituzione della cartellonistica stradale e la realizzazione di un’area brandizzata da realizzarsi lungo il percorso) ad una “straordinaria” operazione di promozione territoriale incentrata sulla valorizzazione del patrimonio eno-gastronomico, naturalistico, artistico ed artigianale. Facciamo nascere la “Via della Falanghina” per farla diventare “la via del vino che assapori, delle carni e dei formaggi che assaggi…”In attesa di un cortese riscontro e con la speranza di poterla presto rincontrare, l’occasione è gradita per rivolgere i più distinti saluti.