“Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”.
Con queste parole, il 5 settembre 2019, si costituì il Governo Conte bis, al Quirinale, di fronte al capo di Stato, Sergio Mattarella. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, seguito dai ventuno ministri del suo governo giallo-rosso, in quel momento prese ufficialmente il suo incarico. Un governo che, nella stessa giornata, si riunì per la prima volta in Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. La sua squadra si costituì in tal modo, dopo aver incontrato anche i presidenti di Montecitorio, Roberto Fico, e di Palazzo Madama, Elisabetta Casellati: Rapporti con il Parlamento, Federico d’Incà; Innovazione tecnologica, Paola Pisano; Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone; Sud, Giuseppe Provenzano; Politiche giovanili e Sport, Vincenzo Spadafora; Pari opportunità, Elena Bonetti; Affari Europei, Enzo Amendola; Esteri, Luigi Di Maio; Interno, Luciana Lamorgese; Giustizia, Alfonso Bonafede; Difesa, Lorenzo Guerini; Affari regionali, Francesco Boccia; Economia, Roberto Gualtieri; Sviluppo Economico, Stefani Patuanelli; Politiche agricole, Teresa Bellanova; Beni culturali, Dario Franceschini; Ambiente, Sergio Costa; Lavoro, Nunzia Catalfo; Miur, Lorenzo Fioramonti; Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli; Salute, Roberto Speranza.
Una squadra composta da ventuno ministri, dieci M5S, nove Pd, uno LeU, uno tecnico, con sette donne, tredici i ministri con portafoglio e otto senza. A Palazzo Chigi, come sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il pentastellato Riccardo Fraccaro. Il Governo Conte bis è il 66esimo esecutivo della Repubblica italiana, composto da una coalizione comprendente Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Italia Viva Liberi e Uguali e MAIE e formatasi in seguito alla crisi che ha portato alle dimissioni del governo Conte I.
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