La neve ad agosto è certamente un fatto miracoloso e la figura della Madonna della Neve è legata proprio a una grande nevicata che colpì Roma più di tre secoli dopo Cristo, durante una torrida estate. La Vergine in questione è molto celebrata a Ripalimosani tanto che tutto il paese si ritrova, annualmente, sempre più che unito nel festeggiarla. Ed è in particolare ogni contrada a viverne con entusiasmo e fermento l’amore e la devozione. In paese, la statua della Vergine della Neve si trova in una cappella a lei dedicata in contrada Quercigliole, a più di due chilometri di distanza dal centro abitato, su una collinetta a 733 mt sul livello del mare. Alla festività mariana è legata una centenaria tradizione, quella del Palio delle Quercigliole. Non ci sono certezze circa l’origine di tale tradizione, che probabilmente risale alla fine del Settecento o ai primi decenni dell’Ottocento, ma una cosa è certa: il Forum Nazionale dei Giovani ha riconosciuto l’evento di Ripalimosani quale Meraviglia Italiana. Si tratta, infatti, di un patrimonio immateriale tramandato di generazione in generazione. Una festa popolare, caratteristica e fortemente sentita dagli abitanti del posto, ma anche dai visitatori che arrivano da ogni dove, che si svolge l’11 e il 12 agosto proprio nella contrada campestre situata all’ombra delle querce (da cui il nome) con in cima la chiesetta dedicata alla Madonna.
Ogni anno, il 12 agosto la collinetta diviene ritrovo di tanti devoti e appassionati e, sotto l’ombra delle sue querce, si dà vita a uno straordinario momento conviviale, caratterizzato da un vivace e allegro pic-nic. A seguire, ci si reca lungo la strada che porta verso la chiesetta per poter fare il tifo per la propria contrada che dà vita al tradizionale Palio, organizzato proprio per celebrare la Vergine della Neve. La prima domenica di luglio la statua di Maria viene portata in processione fino alla chiesa Madre, dove resta fino all’11 agosto, giorno in cui la figura sacra ritorna nella sua cappella. Il giorno successivo si dà inizio al palio, che altro non è che una gara equestre. Alla fine della gara, il vincitore entra nella cappella e si inginocchia ai piedi dell’effige della Vergine. Il palio parte dal vicino tratturo della località Quercigliole e termina una volta arrivato alla piccola chiesa. I cavalieri montano a pelo i cavalli e rappresentano le sei contrade del paese: la Villaggi, la Morgione, la Piazza, la San Rocco, la Santa Lucia, la Castello. Il privilegio di potersi inchinare e inginocchiare ai piedi della Vergine è molto forte per cui la sfida è molto sentita e per gli abitanti delle contrade è un grande onore sapere che un loro rappresentante possa godere di tale concessione. In realtà, il fantino si inginocchia ai piedi della Madonna insieme al suo cavallo: infatti, dopo aver ricevuto i complimenti della commissione, con alcuni colpi di bacchetta, fa piegare al cavallo le zampe anteriori per lasciarlo inginocchiare dinanzi alla Vergine. Un momento di grande e viva emozione, in onore e per amore della amata Madonna della Neve.
Giornalista