Ospedale Sant’Alfonso, Iannotta (IV): “Sanità territoriale fuori dai programmi elettorali”

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Comunicato Stampa – Dott.ssa Maria Iannotta

Cosi Maria Iannotta di Italia Viva – Sant’Agata de’ Goti: “I social sono un posto bellissimo, ma la campagna elettorale forse, lo è ancor di più. Quante dichiarazioni belle e ricche di contenuti ho letto in questa settimana di ferie, che mi sono concessa. Sul territorio c’è un argomento su tutti: la sanità e quindi il S. Alfonso. Argomento trattato malvolentieri dalla maggior parte dei politici locali, le istituzioni per esempio, non lo trattano proprio. Non si schierano, non argomentano, a stento sappiamo che ci sono a Palazzo S. Francesco. Ma questa è un’altra storia”. “Vi basti pensare – spiega – che per circa un mese ho cercato di far affiggere un manifesto, dove richiedevo ‘UN CONSIGLIO STRAORDINARIO APERTO E MONOTEMATICO SULLA PROBLEMATICA OSPEDALE‘, quello poi pubblicato sui miei canali social, e ho trovato ogni giorno un impedimento diverso: le ferie, i troppi manifesti da attaccare, “la dirigente viene a questa ora precisa”, tutto ciò testimonia il modo in cui è organizzata la macchina amministrativa di Sant’Agata dei Goti, oggi. Ma andiamo oltre, di questo ne parleremo più avanti. Siamo in campagna elettorale e mi piacerebbe parlare di programmi elettorali. Ho letto tali e tanti sproloqui in questi giorni e allora ho pensato: organizziamoci, confrontiamoci e parliamo di Sanità, di riorganizzazione della sanità territoriale, del titolo V della Costituzione Italiana: diversi sono i candidati che in questa tornata elettorale interessano anche la nostra S. Agata. Giochiamo a carte scoperte, portiamo i programmi dei nostri partiti in un dibattito pubblico concreto. Io della demagogia sono stanca, ma già da parecchio.

Il mio è un invito – conclude -, da coordinatrice territoriale di Italia Viva e attivista del Terzo Polo, a portare in mezzo alla gente le cose vere, a raccontare alle persone cosa si può fare davvero per migliorare la nostra Sanità, cosa si può fare per ridare al nostro territorio “un’indipendenza sanitaria reale” non raccontando le favolette di Pinocchio, ormai non ci crede più nessuno. Non ne possiamo più di slogan, io so cosa ho fatto, cosa sto facendo e cosa la mia compagine ha programmato di fare per la Sanità e per tanto altro, nei nostri territori e nelle nostre aree interne. Ci state?”