Una data divenuta leggenda, che cambiò la storia del mondo. Dopo aver navigato per circa 33 giorni, e dopo aver sostato un mese all’isola di La Gomera, per riparazioni alle imbarcazioni, e convinto di fare rotta verso le Indie, il 12 ottobre 1492 Cristoforo Colombo approdò in un nuovo continente che più tardi prese il nome di America, in onore di Amerigo Vespucci. Il motivo che spinse il navigatore a raggiungere l’Oriente circumnavigando verso Ovest, fu la presenza dei turchi ottomani ad est, pronti a devastare e ad attaccare chiunque incontrassero. Il navigatore partì poco più di due mesi prima da Palos con tre caravelle, la Nina, la Pinta e la Santa Maria, e non toccò precisamente la parte continentale ma un’isola dell’attuale America Centrale, che battezzò San Salvador. La nuova terra, il nuovo mondo, fu avvistata dal marinaio Rodrigo de Triana verso le 2 di notte ma per lo sbarco si aspettò dopo l’alba. In questo primo viaggio toccò anche le coste di Cuba e Haiti. La rotta iniziale era quella delle Isole Canarie per sfruttare gli alisei, venti che spirano da est verso ovest. Timoni rotti e danni più o meno gravi alle tre caravelle fecero sì che i marinai navigassero per un mese senza scorgere terra, neppure in lontananza. Il 16 settembre entrarono nel Mar dei Sargassi e pare che Colombo, alla vista delle tipiche alghe galleggianti presenti in quelle acque, abbia tranquillizzato l’equipaggio dicendo loro che era sicuramente indizio di una terra vicina, cosa non vera.
L’11 ottobre i marinai, finalmente, videro in mare diversi oggetti fra cui fiori, un giunco e un bastone. Alle prime ore del mattino del famoso 12 ottobre le tre imbarcazioni riuscirono a addentrarsi nella barriera corallina e a sbarcare su un’isola chiamata, dalle popolazioni autoctone, Guanahani: fu Cristoforo Colombo a ribattezzarla Isola di San Salvador. Furono accolti dagli abitanti dell’isola, i Taino, con gentilezza e ospitalità. Solo in seguito i rapporti con questi si inasprirono, portando alle purtroppo note decimazioni di indiani d’America iniziate appena dopo la scoperta del Nuovo Continente. Al suo ritorno in Spagna, Colombo fu accolto con tutti gli onori e, in seguito, compì altri tre viaggi verso le Americhe ma con esiti meno importanti del primo, finendo in rovina e perdendo la considerazione dei reali di Spagna, Ferdinando II d’Aragona e Isabella di Castiglia, che avevano finanziato la sua impresa. Il 12 ottobre è la data che comunemente si fa coincidere con la scoperta dell’America e, dal 1869, viene celebrata con la ricorrenza del Columbus Day, istituita come festa nazionale dal Presidente Roosevelt, molto sentito dagli italoamericani, orgogliosi del fatto che sia stato un italiano a scoprire il continente americano.
Giornalista