Riceviamo e pubblichiamo – Fiorenza Ceniccola (Forza Italia Giovani)
Leggo sulla stampa locale che il Presidente De Luca non ha esitato a bollare come “idioti” coloro che hanno deciso di scendere in piazza per chiedere una sanità migliore in Campania e in Italia. E nessun esponente politico del centrosinistra ha osato contraddirlo. Alla faccia del garbo istituzionale! Alla faccia della nuova politica! Nell’esprimere la mia convinta solidarietà umana e politica agli organizzatori della succitata manifestazione in programma a Salerno, l’occasione è buona per chiedere al Presidente Giorgia Meloni e al Ministro Schillaci di mettere mano già dal prossimo Consiglio dei Ministri ad una riforma in campo sanitario che non ha bisogno di alcun scostamento di bilancio (ulteriore debito pubblico) e che già da sola può ben rappresentare una chiara manifestazione di discontinuità rispetto al passato.
Una proposta di legge finalizzata alla cancellazione di quel “superfinanziamento” per la spesa sanitaria garantito alle Regioni del Nord (Emilia-Romagna, Toscana, e Liguria, in primo luogo) che dal 1999 possono godere (grazie al Governo guidato dall’on. D’Alema) di una quota pro-capite di finanziamento di molto superiore, ad esempio, alla Campania o alla Puglia (il cui torto è quello di essere delle regioni “giovani” rispetto al resto d’Italia che invecchia). Una rimodulazione del Fondo Sanitario Nazionale (senza fare alcun ulteriore debito cattivo) necessaria per dare un segnale chiaro e forte del rinnovato interesse per il Sud e per eliminare un ingiusto ed incomprensibile criterio di riparto del fondo sanitario che fa sì che per es. la Campania riceva 110 Euro in meno per ognuno dei 5 milioni e 700mila abitanti e che rappresenta un’ingiusta sperequazione a svantaggio del Sud.
Per quanto riguarda la questione sanitaria in Campania e su “quello che hanno lasciato qui in eredità nel 2015 e che noi abbiamo ereditato” evocato dal Presidente De Luca per bollare come “idioti” i rappresentati del coordinamento regionale di Fdl ( organizzatori della manifestazione salernitana) vale la pena di ricordare che l’on. Stefano Caldoro ed il centrodestra sonoarrivati, nell’anno 2010, alla guida della Regione Campania soffocata dalla monnezza (che arrivava al primo piano), dai debiti (per quantificare i debiti sanitari la Corte dei Conti ha impiegato alcuni mesi) e in mano alle imprenditorie criminali più spietate. A buon intenditor, poche parole.