“O Divinissimo Spirito, da’ moto al mio cuore per adorare ed amare;
da’ lume al mio intelletto per contemplare la sublimità del mistero di carità d’un Dio fattosi bambino;
da’ fuoco alla mia volontà, perché possa riscaldare con essa colui che è tremante per me sulla paglia. Amen”
Nel sentito e amatissimo periodo di Natale probabilmente la figura tenera e amorevole di San Pio da Pietrelcina amplifica maggiormente le sue accezioni positive. Padre Pio è certamente uno dei santi più amati e apprezzati nel mondo, ed è motivo di orgoglio, fede e speranza per tutti i sanniti. Proprio nei giorni natalizi, il Sannio e la Puglia legata al frate francescano accendono e ravvivano, nel suo ricordo, la passione e la devozione per il Natale, in nome dell’amore particolare che lo stesso Santo nutriva nei confronti di questa festività religiosa. Padre Pio e il Natale, un legame forte e autentico legato ad alcuni eventi meravigliosi e unici. “Io sono il trastullo di Gesù Bambino, come lui spesso mi ripete, ma come quello che è peggio, Gesù ha scelto un balocco di nessun valore”. Ecco, queste sono alcune delle frasi che Padre Pio scriveva nel suo diario e che ci fanno capire che i moti d’animo e la gioia nel cuore che aveva in vista della santa rievocazione della nascita di Cristo erano assolutamente inimmaginabili.
Grazie ai racconti di Padre Marciano Morra, storico direttore generale dei Gruppi di Preghiera deceduto nel gennaio 2021, conosciamo alcuni aneddoti che ci fanno capire quanto profondo e intenso fosse l’amore del Santo nei confronti della festività liturgica dicembrina che, esclusa la Pasqua, per lui era quella col significato più profondo. Quando iniziava l’Avvento, Padre Pio non vedeva l’ora che nelle chiese, case e vicoli del paese cominciassero a diffondersi i canti natalizi. Non voleva aspettare il Natale, lui li desiderava già dal primo dicembre. Cantava a squarciagola Tu scendi dalle stelle e al solo ascolto della Pastorale di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori il suo cuore si riempiva di gioia. Durante l’Avvento, invece, pregava molto, giorno e notte. Era sempre piuttosto attivo e sollecitava la realizzazione del presepe in chiesa, come da antica, nobile e fiera tradizione francescana. Quando celebrava la messa, Padre Pio era solito prendere Gesù Bambino, conservato in convento, per portarlo in processione fino alla chiesa dove tantissimi fedeli attendevano il suo arrivo.
Sono due gli episodi che possono aiutarci a capire cosa provasse e come vivesse quel momento di spiritualità. Il primo, molto conosciuto, risale proprio a una notte di Natale, quando dal paese quattro donne andarono al convento per partecipare alla santa messa. Arrivarono molto presto e il convento era ancora chiuso. Poiché faceva freddo, suonarono il campanello per poter entrare a ripararsi. Il portinaio le fece accomodare in sacrestia e le donne subito cominciarono a scaldarsi con un braciere, recitando il santo Rosario. Fu in quel momento che Padre Pio andò dritto alla finestra della sacrestia senza accorgersi della presenza delle devote. Una volta affacciatosi, Gesù Bambino scese dal Cielo per andare tra le sue braccia. Una delle donne vide che il Bambino era vivo e che, piccino piccino, cominciò ad accarezzare Padre Pio. All’improvviso, Gesù sparì e il Santo, ritornato in sé dall’estasi, dopo essersi accorto di ognuna delle donne, chiese a quella che aveva visto la scena di non dire nulla ad alcuno e di mantenere il segreto. L’altro episodio avvenne all’interno del convento. Un padre di nome Raffaele era nella sua cella quando, una notte, vide un improvviso bagliore in corridoio. Guardando fuori vide arrivare Padre Pio con in braccio Gesù Bambino senza che il Santo si accorgesse di lui.
Padre Marciano ha raccontato anche dei momenti del dopo cena, nel periodo dell’Avvento, in cui si intratteneva in refettorio a guardare le partite di carte o scacchi dei suoi confratelli, tifando ora per l’uno, ora per l’altro e trascorrendo con loro più tempo possibile per vivere ancora di più quel magico periodo. Ogni notte di Natale, prima che si andasse a messa, all’interno del convento si svolgevano delle cerimonie: i giovani andavano davanti alla porta e, dopo avergli annunciato la nascita di Gesù Bambino, cominciavano a cantare Tu scendi dalle stelle, il canto tanto amato dal frate. San Pio apriva la porta, li abbracciava e dava loro qualche caramella o cioccolatino. A Pietrelcina, inoltre, partecipava alle antiche tradizioni degli zampognari che suonavano la ninna nanna al Bambinello. Insomma, il periodo di Natale per il frate sannita era davvero un tripudio di gioia ed estasi.
Giornalista