Una ventina di bare e 80 urne sono finite in un torrente in seguito al cedimento di un’ala del cimitero. I Vigili del Fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza le bare rimaste. Le scuse del Sindaco Riccio e dell’Amministrazione: “Chiedo scusa. Questa Amministrazione, tutta, chiede scusa alla città. È l’unica cosa da fare in questo momento. Siamo addolorati per questa sciagura e vicini ai familiari dei defunti collocati nel blocco crollato. Faremo tutto quello che possiamo per riportare in sicurezza bare ed urne. Già domani mattina avranno inizio le operazioni di recupero. Quanto accaduto è grave ma preghiamo tutti di non cercare colpevoli senza conoscere realmente i fatti. A questo provvederanno, eventualmente, le preposte autorità. Ora non serve a risolvere la situazione. Quella del cimitero centro e dell’ala franata è una condizione problematica che viene dal passato non recente e per la quale l’Ente stava lavorando, al fine di trovare una soluzione definitiva e decorosa. Le piogge incessanti di questi giorni hanno, purtroppo, fatto cedere il terreno sottostante causando il crollo. Non cerchiamo giustificazioni. Rispettiamo il dolore dei familiari, chiediamo umana comprensione e massima collaborazione da parte di tutti”.
Il commento dei Gruppi Cosiliari PD e Dei Goti: “La Nostra Comunità oggi piange i suoi cari, siamo vicini alle famiglie tutte interessate dal crollo. L’odierno cedimento strutturale di una parte del Cimitero Centro cittadino è stato da tempo evidenziato, sollecitato e sono stati chiesti interventi urgenti.Le soluzioni tecniche-amministrative già individuate oltre tre anni fa sono state “bocciate e cancellate” senza che venisse programmata nel contempo una nuova urgente soluzione al problema. Non ultimo, ad ottobre scorso, dopo interrogazioni in merito mai riscontrate avevamo formalizzato anche la richiesta di un Consiglio Comunale specifico (in allegato). Soluzioni individuate, sollecitate ma mai attuate.”
Così Maria Iannotta, esponente della compagine renziana sul territorio santagatese: “Oggi è crollato il blocco nel Cimitero Capoluogo, circa 100 defunti sono dispersi tra il torrente e i detriti rimasti. Ed è certamente la cosa più vergognosa alla quale ho assistito in 34 anni di vita. Il problema viene segnalato da circa due anni. Ma non è solo questo, le strade sono ridotte ad una mulattiera. Viale Vittorio Emanuele, non è percorribile, e non solo. Se scansiamo una buca, facciamo un frontale. Se poi ci facciamo un giro tra contrade e frazioni, non possiamo che chiederci se siamo a Sant’Agata de’ Goti, la perla del Sannio, o a Beiruti. Chi abita a Laiano, rimane bloccato ore intere se non addirittura giorni, senza poter muoversi da casa, quando c’è maltempo, e questo accade perché la manutenzione è assente. Io dal canto mio, ho già scritto al Prefetto, tempo fa. Il mio paese è diventato invivibile, e pensare che una volta rappresentava il “rifugio felice” per chi abitava nel caos e nella disorganizzazione delle città. Oggi più mi guardo intorno e più mi rendo conto del motivo per cui Sant’Agata De’ Goti, continua a svuotarsi. E quindi in conclusione mi rivolgo a chi ci amministra: “Dove avete intenzione di arrivare con la vostra arroganza instituzionale?“