Riceviamo e pubblichiamo – dott. Amedeo Ceniccola
La coerente battaglia per le libertà civili e politiche, l’amicizia profonda con Benedetto Croce, la ghettizzazione civile, la filosofia, i numerosi interessi culturali, la passione per la musica, la pittura, la scultura ed il giornalismo: questo ed altro ancora era Alfredo Parente, nato 118 anni fa a Guardia Sanframondi, ricordato dall’associazione “Rinascita Guardiese”, presso la suggestiva location della “Casa di Bacco” in piazza Castello a Guardia Sanframondi con un apposito Convegno di Studi, cui hanno partecipato la professoressa Lea Reverberi, Direttore della “Rivista di Studi Crociani”, la dottoressa Antonella Venezia, archivista della “Società napoletana di Storia Patria”, la professoressa Teresa Leo, archivista e bibliotecaria presso la “Fondazione Biblioteca Benedetto Croce”, la professoressa Enrica Donisi, docente di Storia della Musica presso il “Conservatorio di Salerno”, il professore Giancristiano Desiderio, filosofo e giornalista, ed Giorgia Parente, nipote di Alfredo, giornalista pubblicista e Direttore Generale di Ti Traduco.
Il Convegno che ha visto la presenza di un folto pubblico è stato introdotto dal sindaco di Guardia Sanframondi, Raffaele Di Lonardo, che ha portato i saluti dell’intera cittadinanza e si è impegnato a recuperare la targa ricordo apposta sulla facciata della casa natale di Parente in piazza Fabio Golino e fatta apporre, nell’anno 2006, dall’associazione “Amici del Rione Piazza”, presieduta dal maestro Vincenzo Di Crosta.
I lavori sono stati coordinati dal dott. Amedeo Ceniccola, presidente dell’associazione “Rinascita Guardiese”, il quale ha annunciato l’istituzione di un Premio letterario-musicale intitolato ad Alfredo Parente in attuazione della deliberazione n°16 del 20/03/2006 approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Guardia Sanframondi:“… il convegno deve intendersi come la cerimonia di presentazione del Premio Parente che coinvolgerà l’Università ed i Conservatori con l’assegnazione di alcune borse di studio.
Per la valutazione dei lavori ci sarà una commissione scientifica e la presidenza abbiamo deciso di offrirla al Ministro della Cultura On. Prof. Gennaro Sangiuliano. Chi vuole accompagnarci e sostenerci in questa straordinaria iniziativa culturale è pregato di fare un passo in avanti e battere un colpo. Dopo circa 40 anni di di annunci disattesi e promesse non mantenute è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti”. Su tale iniziativa si è registrata la più convinta adesione da parte di tutti i partecipanti al Convegno, a cominciare dalla professoressa Giorgia Parente che in chiusura ha voluto ringraziare tutti i guardiesi per l’affetto e la stima sempre mostrata verso la famiglia Parente.
La professoressa Lea Reverberi ha tracciato vividamente i tratti di una personalità eminente e di un uomo davvero interessante e degno della più alta considerazione: “Parente fu crociano durante il fascismo e con la repubblica, una posizione sempre controcorrente, perché Croce fu inviso, naturalmente, ai fascisti, ma anche alla cultura accademica dominante nel dopoguerra. Parente fu maestro autentico, intellettuale profondo, versato nella filosofia, nell’estetica, scultore di valore”. La figura di Alfredo Parente impegnato nell’estetica e nella critica musicale è stata illustrata dalla professoressa Enrica Donisi.
“Alfredo Parente fu maestro autentico, intellettuale profondo, versato nella filosofia, nell’estetica”, hanno ribadito e sottolineato la dottoressa Antonella Venezia e la professoressa Teresa Leo che ha voluto anche ricordare il contributo prezioso dato dal Parente nella conservazione della sterminata produzione letteraria di Benedetto Croce. Il filosofo e giornalista Giancristiano Desiderio ha ricordato che: “Alfredo Parente è una figura importantissima nel mondo della cultura: filosofo, scrittore, critico musicale, giornalista. fondatore e direttore per anni della Rivista di Studi Crociani, considerato per i suoi studi, la sua passione civile, il suo impegno politico, tra le figure emerite dell’Italia del secolo scorso. Parente fu devoto seguace, allievo e amico prediletto di Benedetto Croce e parlando di musica possiamo dire che Parente fu l’orecchio di Croce. Negli anni di guerra partecipò con grande fervore alle quattro giornate di Napoli come Partigiano e nel capoluogo campano partecipò alla rifondazione del Partito Liberale. Parente visse la sua vita con grande rigore morale durante il fascismo e, nel periodo post-fascista, caratterizzato dalla cultura catto-comunista, cercò sempre di attuare il suo concetto di libertà liberatrice”. La manifestazione si è chiusa con una visita al museo del vino (MuBac) e con il consueto brindisi augurale sotto il “Pergolato Magico” della Casa di Bacco.