Oggi raccontiamo di un piccolo angolo di paradiso che rende ancor più bello il nostro Sannio, tra i paesi di Cerreto Sannita e Cusano Mutri che, in occasione dello scorso Ferragosto, sono state una delle mete più gettonate da turisti e visitatori. Un vero e proprio incanto per chi le guarda e ne respira la bellezza, uno scenario indescrivibile, un percorso naturalistico che lascia chiunque a bocca aperta. Visitiamo virtualmente canyon, gole scavate nel tempo, nei millenni, nei secoli e secoli che si sono succeduti, che si rendono protagonisti nell’area del torrente Titerno, che qua e là va a creare cascate e piscine naturali nella pietra calcarea. Sono principalmente tre, le forre del nostro racconto di oggi: le Forre di Lavello, le Gole di Caccaviola e le Gole di Conca Torta.
Natura selvaggia, paradisiaca, incontaminata, uno scenario naturalistico invidiato da tante zone turistiche probabilmente più rinomate e ricercate. Confine di questo incantevole spazio è il rinomato ponte di Annibale di Cerreto Sannita: leggenda racconta che proprio qui sarebbe passato il celebre condottiero cartaginese assieme ai suoi elefanti durante la discesa della penisola al tempo della Seconda Guerra Punica, per nascondere un suo bottino di guerra sul vicino Monte Cigno. Leggenda o no, fantasia, immaginazione o verità, il paesaggio che si trova nei pressi del ponte è più che suggestivo. Ed è da qui che si arriva alle Forre di Lavello, un sentiero guidato in uno dei luoghi più suggestivi del Parco Nazionale del Matese. Si percorre un’antica mulattiera di epoca sannitica e, una volta oltrepassato il torrente, si può esplorare la Grotta delle Fate, una caverna con lunghi corridoi scavata negli anni Sessanta al fine di sondare i luoghi per la realizzazione di una diga. È la volta, poi, dell’incantevole ponte del Mulino, interamente in pietra e ad arco, che porta al Mulino di Zì Fiore, creato nella parete rocciosa e attivo fino agli anni Cinquanta del secolo scorso. Si risale, attraverso il sentiero, tra i boschi, e si attraversa un altro piccolo ponte in legno che permette di giungere al Belvedere sulla Forra, dove è possibile ammirare le gole in tutto il loro splendore e immergersi nelle sue acque limpide e incontaminate dell’area titernina. Fiore all’occhiello è la Grotta Chiusa o dei Briganti, situata sul monte Cigno, nel territorio cusanese, interessata da una spedizione esplorativa del 1935 che la segnalò all’Istituto Speleologico Italiano di Postumia. Si trova a 500 metri circa sul livello del mare e a 200 metri dalla vetta di monte Cigno. Il nome deriva dal fatto che l’ingresso è stretto e sinuoso e obbliga il visitatore a stendersi completamente per entrarvi, strisciando lungo un tratto di circa tre metri. Ricca di stalattiti e stalagmiti, è composta da quattro ambienti: il locale più grande è la Cattedrale, un maestoso ambiente alto oltre venti metri, stretto e lungo.
Il percorso avventura alla Gola di Caccaviola è gestito e realizzato dall’Amministrazione Comunale nella forra scavata nella roccia calcarea tra i monti Civita di Cusano e Civita di Pietraroja, a circa sette chilometri dal centro cittadino di Cusano Mutri. Anche qui emozioni grandissime, in un crescendo di scenari naturali e incantevoli, tra cascate d’acqua pura e limpida nel bel mezzo di una natura rigogliosa, con piscine naturali dove i raggi del sole che filtrano tra le imponenti pareti rocciose e gli intricati rami di una vegetazione ancora selvaggia creano giochi di luce spettacolari. È certamente molto emozionante prendere parte al percorso avventura, che prevede la partecipazione di chiunque abbia superato i 12 anni, in buona salute e dotato di discreta forma fisica. Delle guide e sicuri equipaggiamenti, come l’imbracatura con fili di acciaio e il casco di protezione, non mancano mai. Emozionante, divertente ed entusiasmante è la parte realizzata con teleferiche di corde d’acciaio che si percorrono con delle carrucole, cui ci si assicura con le imbracature. È così che si passa al di sopra delle suggestive cascate, senza necessità di bagnarsi e riducendo la fatica del percorso: un’avventura unica in un luogo magico, incantato, unico.
Le Gole di Conca Torta sono situate nel Comune cusanese, poco distanti dal centro storico, e si sono formate grazie al torrente Reviola, uno degli affluenti del Titerno, insinuatosi nel varco tra il monte Calvario e la zona alta del paese. Anche questo è un sentiero attrezzato, un mini percorso avventura curato dall’Associazione Matese Escursioni che, grazie a una serie di corrimano, carrucole e teleferiche, conduce il visitatore in un suggestivo gioco di salti d’acqua e pozze dalla bellezza mozzafiato. E anche qui è possibile apprezzare lo strettissimo contatto con una natura ricca, viva, pura e lussureggiante, con passaggi volanti sul letto del fiume, a due passi dalle bellezze del borgo matesino, paese ricco di storia, dalla radicata identità, luogo senza tempo, perfetta scelta per un turismo di prossimità di elevato spessore.
Giornalista