Comunicato stampa – Barbara Serafini, Ufficio Stampa e Relazioni Media gruppo “Guardia sei tu”
A lanciare l’allarme è il gruppo di minoranza “Guardia sei tu” che approfitta per porgere a tutti gli studenti guardiesi, di ogni ordine e grado, gli auguri per un proficuo anno: “Buon anno scolastico a tutti voi, cari ragazzi. Ci auguriamo di vedere sempre più studenti nel nostro bellissimo paese e di sentire il suono di tante campanelle a scandire la nostra quotidianità. Ricordate che la scuola è la culla delle vostre aspirazioni, da cui parte ogni progetto: fate tesoro di questa opportunità che state vivendo. Procedete orgogliosi nella creazione del vostro sapere e della vostra vita: da parte nostra avrete sempre il massimo sostegno”.
Se come disse Victor Hugo “Chi apre le porte di una scuola chiude una prigione”, si deduce che la chiusura della stessa rappresenterebbe la morte di una intera comunità. E a pochissimi giorni dell’inaugurazione del nuovo anno scolastico, non si può tacere sulla delicata situazione “Scuola” che coinvolge Guardia Sanframondi, frutto della totale inconcludenza da parte di chi amministra il paese e di assoluto disinteresse per la corretta gestione della res publica.
Proprio nel 2022 il Liceo Scientifico di Guardia ha festeggiato i suoi primi 50 anni di attività. Oggi, con all’attivo anche un corso dedicato alle “Scienze Applicate”, è affiancato dalla presenza del Liceo di Scienze Umane e dell’Istituto Tecnico Agrario, istituitisi durante l’Amministrazione Panza e divenuti un fiore all’occhiello per tanti giovani guardiesi.
“Purtroppo, sono circa 70 gli studenti che nella totalità frequentano la scuola secondaria di II grado di Guardia – il monito del gruppo di opposizione “Guardia sei tu” – Pochissimi, un numero davvero esiguo, se si considera l’alta potenzialità che hanno le nostre scuole. La cosa più grave, che più di tutto rammarica, è che per il prossimo anno scolastico 2023/2024 non si siano formate le prime classi dei corsi di studio Scientifico e delle Scienze Umane, prodromo di un disastroso fallimento dell’azione governativa dei nostri amministratori. Da parte loro non si è mai visto un solo atto propositivo per l’accrescimento culturale e scolastico del paese e la mancata formazione delle classi prime è frutto della negligenza e del menefreghismo di chi è stato chiamato a governarci“.
La pandemia ci ha ricordato il grande valore comunitario delle scuole, capitali dell’accrescimento sociale, economico e culturale di un territorio e centri nevralgici di ogni paese o città, e ci ha altresì reso consapevoli di quanto esse siano un necessario punto di riferimento per ogni cittadino, per gli studenti e per i loro familiari.
“Tanta la superficialità da parte dell’Amministrazione Comunale, perché nulla si è fatto in questi tre anni per evitare tale scempio. Quali iniziative per sollecitare l’attenzione di famiglie e studenti? Dov’erano i nostri amministratori quando avrebbero dovuto affiancare le istituzioni scolastiche nella realizzazioni di open days e incontri informativi? Quali sono i piani futuri per l’istruzione scolastica, cosa si sta mettendo in pratica per evitare il disastro che si sta annunciando? Sono loro i primi responsabili di un situazione tanto grave. Nessuno potrà mai negare l’impegno che in passato abbiamo profuso per l’accrescimento scolastico del nostro paese. E anche in questo caso stanno incautamente buttando tutto all’aria!”
Non ci si adagi sulle solite questioni dello spopolamento e della scarsità di giovani: si dovrebbero piuttosto invogliare i nostri ragazzi a investire sui beni primari di Guardia, non lasciarli andare altrove. Un’azione governativa poco attenta e responsabile ha portato a una situazione drammatica. Cosa si immagina di fare per scongiurare il ripetersi di questa situazione già dal prossimo gennaio, quando partiranno le iscrizioni per l’anno scolastico venturo? “Temiamo di conoscere già le risposte. I risultati della mala gestione governativa sono sotto gli occhi di tutti: un continuo disinteresse per il bene pubblico. I cittadini, i genitori dei nostri studenti, i nostri stessi ragazzi: saranno certamente loro i primi giudici di tale disastro. Un risultato davvero vergognoso e mortificante al cospetto loro ma anche delle altre comunità viciniore”.
È necessaria un’attenta programmazione ed è importante ripensare all’approccio con le famiglie, creando nuove opportunità e rendendosi più partecipi, attivi e disponibili agli occhi di chi è chiamato a scegliere il percorso scolastico dei propri figli. Bisogna investire innanzitutto su un’attenta comunicazione e su una buona visibilità mediatica. Va migliorata l’informazione, carente in ogni settore, ma che in casi come questi risulta ancor più indispensabile. La Scuola di Guardia va comunicata, dopodiché bisogna concentrarsi su incontri mirati, colloqui, confronti, debat informativi, percorsi condivisi. In questo delicato compito, le istituzioni scolastiche vanno affiancate, non possono essere lasciate da sole.
Continuano i consiglieri: “Chiediamo che questa Amministrazione si attivi con la massima urgenza per trovare soluzioni concrete, rendendosi parte attiva nel mettere un freno a questo sfacelo. Come gruppo consiliare siamo disposti a qualsiasi iniziativa, a qualsivoglia azione promotrice. Abbiamo lavorato sodo in passato e non permetteremo che la nostra Scuola corra il serio rischio di spegnersi. Nella scorsa campagna elettorale, chi ci amministra diceva di voler recuperare il senso di comunità e partecipazione: è sotto gli occhi di tutti, invece, la disgregazione della collettività e del paese intero. Il bene pubblico non sembra degno di ricevere le cure e l’attenzione meritate”.