Immagini dal Sannio: Bagnoli del Trigno, una perla adagiata sulla roccia

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Panorama di Bagnoli del Trigno, foto di copertina di Domenicangelo Filacchione

Volete un consiglio su una esperienza e una suggestiva emozione da vivere in Molise? Visitate Bagnoli del Trigno, il paesino circondato da rocce vive, nel cuore della Pentria. Siamo in provincia di Isernia, in un borgo costruito su un rilievo collinare a ridosso di un massiccio roccioso che divide il fiume Trigno dal torrente Vella, appellato da Theodor Mommsen La perla del Molise. Uno spettacolo mozzafiato, chiunque vi passi accanto resta estasiato da tale caratteristica bellezza senza tempo intagliata sulla roccia, come fosse un modellino di un orafo, di uno scalpellino che ha saputo andare ben oltre la propria fantasia. Un borgo diviso in due zone, Terra di sopra e Terra di sotto, dato che il suo agglomerato si divide su due altezze completamente diverse. Un piccolo centro abitato animato da poco più di 600 abitanti, con i suoi ritmi lenti e fermi a un passato scandito da un lento battito d’orologio, uno scorrere di sabbia di clessidra che sembra procedere nella più assoluta calma. Il luogo adatto alla rigenerazione personale, al ritrovo del proprio io e della propria pace interiore.

Bagnoli del Trigno ha origini incerte e leggendarie. Secondo alcuni sarebbe stato fondato da un duca che si abbeverava nelle acque del Trigno, secondo altri, invece, si sarebbe formato a seguito della costruzione di agglomerati urbani intorno a una sorgente termale. Altri ancora ipotizzano che a dar vita al borgo siano state alcune tribù che avevano necessità di trovare riparo dalle invasioni barbariche. Le uniche notizie certe sono quelle che l’hanno visto come feudo appartenente al Contado del Molise, passato di mano in mano tra varie famiglie italiane ed estere. Col passare dei secoli, Bagnoli è diventato parte del Regno di Napoli e poi del Regno d’Italia, e fu proprio in questo periodo che brillò in fama e splendore. Come tutti i piccoli borghi, in una terra che si è chiusa e che poco spazio ha lasciato alle giovani generazioni, anche questo grazioso paesino ha vissuto un fenomeno di emigrazione molto forte.

Nella zona più bassa del paese si può ammirare la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta che risale al XVIII secolo, come scritto sull’epigrafe dell’arco trionfale sull’altare maggiore, per alcuni anni rimasta chiusa al pubblico a causa dei danni subiti dal terremoto che ha colpito L’Aquila nel 2009. La chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, invece, è la più antica del paese e sorge appena sotto un costone roccioso, con un interno molto semplice, abbellito qua e là da alcuni fastigi barocchi. La chiesa di San Silvestro Papa dona una vista suggestiva e spettacolare, arroccata sullo sperone roccioso che sovrasta Bagnoli. Fu edificata tra il XII e il XIV secolo, e la sua caratteristica è che è letteralmente incastrata tra due rocce e ne restano visibili solo le pareti laterali e il portale di accesso maggiore, caratterizzato da uno stile romanico-gotico. Ha un campanile con pianta quadrangolare incastonato nella roccia, che spicca per la sua copertura a cipolla rivestita in maiolica colorata. La cappella di San Michele Arcangelo è posta nella periferia campestre, a nord di Bagnoli, ed è di fattura ottocentesca in stile neoclassico, a impianto rettangolare con soffitto spiovente. Il santuario della Madonna di Fatima, posto in zona più periferica, è una chiesa moderna, realizzata negli anni Settanta del secolo scorso, con un aspetto esterno assai semplice e un interno molto sobrio che ricalca le forme neoromaniche, con un interessante arredo di dipinti e statue.

Piazza dell’Olmo, foto di Domenicangelo Filacchione

I turisti restano certamente incantati dal castello ducale San Felice, che svetta imponente sulla cima della montagna rocciosa: una vedetta a guardia della valle intera risalente all’XI secolo, costruito durante il dominio normanno della famiglia di Beraldo. Da quel punto si può godere di un panorama spettacolare sulla Valle del Trigno e quello che fu l’antico tratturo Castel di Sangro – Lucera. Ovviamente, data la sua posizione strategica, il castello aveva importanti funzioni difensive. Con il tempo l’edificio passò da bastione di difesa ad abitazione signorile. Ne sono esempi il portale cinquecentesco di accesso, lo spazio di affaccio sulla vallata e il cortile superiore con giardino. Oggi per arrivare al castello si può percorrere la scalinata San Felice: seppure realizzata in epoca moderna, rispetta il classico stile di un tempo grazie ai sampietrini. Una caratteristica via tortuosa che parte dalla chiesa di Santa Maria Assunta e ci porta al punto più alto del paese. Altri punti da visitare sono la Fonte Vecchia, storico lavatoio costituito da una grande vasca centrale con rivestimento in blocchi di pietra; la Casa Romana, situata nel centro storico e ispirata alle case patrizie di Roma; piazza Olmo, al centro di Bagnoli di sotto, che si apre a ventaglio irregolare, con mattonelle policrome in modo da formare stilisticamente una sorta di compasso che traccia delle linee.