La festa di Ognissanti, dal culto pagano al rito cristiano

postato in: Attualità | 0
Condividi articolo

Oggi, come ogni anno, la Chiesa Cattolica celebra la festa di Ognissanti che ha origini lontanissime e da rintracciare al tempo delle popolazioni celtiche. Sono numerosi i processi storici e culturali che hanno portato questo giorno ad avere un’importanza assoluta nel mondo cattolico, anche se molto spesso appaiono controversi e discordanti. Sembra che tutto risalga alla tradizione celtica che divideva l’anno solare in due periodi: quello della nascita e del rigoglio della natura e quello del suo letargo, attraversando un periodo di quiescenza. Due giorni da festeggiare, il primo durante il mese di maggio (quello della vita, e quindi della rinascita della natura) e il secondo a metà autunno (quello della morte, e della quiete della natura). Questi due giorni venivano chiamati rispettivamente Beltane e Samhain.

Nello stesso periodo storico presso i romani si festeggiava un giorno simile al Samhain. Si tratta della festa in onore di Pomona, quando si salutava la fine del periodo agricolo produttivo e si ringraziava la terra per i doni ricevuti. Appena Cesare conquisto la Gallia, le due feste pagane, quella celtica e quella romana, si integrarono. I giorni per il festeggiamento, quindi, cadevano, a secondo delle zone, in un periodo che si collocava tra la fine del mese di ottobre e i primi giorni di novembre. Solo in seguito i festeggiamenti caddero in un solo giorno e precisamente tra la notte del 31 ottobre e il 1 novembre. Questa notte veniva chiamata Nos Galan-Gaeaf, cioè “notte delle calende d’inverno” ed era il momento di maggior contatto tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Con l’affermarsi del Cristianesimo, al significato di questa festa, prettamente agricola e pagana, se ne sovrappose un altro perlopiù spirituale e religioso che intendeva commemorare il mondo dell’aldilà, quello della morte, proprio per riprendere il significato del Samhain dei Celti.

Nel VII secolo, con papa Bonifacio IV si tentò di andare oltre, ossia cambiare la festa pagana in festa cristiana dandone così un significato puramente religioso. L’idea originale fu quella di abolire del tutto la festa pagana ma questa decisione avrebbe scatenato le ire del popolo ancora molto ancorato alle antiche tradizioni. Si optò quindi per la compensazione e il giorno di festa religioso venne chiamato Tutti i Santi, in cui poter onorare i santi. Esso cadeva il 13 maggio. La conseguenza di questa decisione fu quella di avere due feste affiancate, una pagana e una cristiana. Circa due secoli più tardi, e più precisamente nell’835, papa Gregorio IV fece coincidere la data della festa cristiana di Ognissanti o di Tutti i Santi con quella pagana, spostandola al 1 novembre di ogni anno, in coincidenza del giorno successivo alla notte delle calende d’inverno. Anche questo però non bastò a sradicare il culto pagano; fu per tale motivo che la Chiesa introdusse, nel X secolo, una nuova festa, quella dedicata ai morti, che cadeva il 2 novembre, nata per ricordare e pregare i defunti perché intercedessero per noi. I cari degli estinti si mascheravano da angeli e diavoli e, come nella tradizione celtica, accendevano grandi fuochi.

La tradizione popolare vuole che, nella notte fra 1 e 2 novembre, i morti ritornino sulla terra, ciascuno alla propria casa e stanchi del viaggi. Per questo motivo bisogna alzarsi prestissimo per lasciare il letto a loro, con un lume acceso, un secchio d’acqua e un po’ di pane. Le fave sono il cibo tipico di questa festività e, in clima cristiano, rappresentano devozione e carità in suffragio delle anime dei trapassati.

Nel 1475 la festività di Ognissanti venne resa obbligatoria in tutta la Chiesa d’Occidente da Sisto IV. Il culto pagano però, specie quello celtico, è sempre sopravvissuto nella cultura dei popoli europei fino ai giorni nostri, nonostante un lungo periodo di quasi totale dimenticanza. Infatti la notte di Nos Galan-Gaeaf dell’antica cultura celtica viene rievocata, soprattutto nei paesi di cultura anglosassone, nella notte di Halloween. Il significato di questa parola è proprio vigilia di Ognissanti o di Tutti i Santi, All Hallows eve.