Benvenuti nel Sannio: i Riti Settennali di Guardia Sanframondi (FOTO)

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La Vergine Assunta in processione. Foto di Antonio Lucia Foschini

Presso il Santuario mariano dell’Assunta, Basilica pontificia di Guardia Sanframondi, in una nicchia dietro all’altare centrale, si mostra la Vergine dell’Assunta in tutto il suo splendore. Maria è in atto benedicente, assieme al Bambino che ha in braccio, e guarda dritto negli occhi di chi si prostra ai suoi piedi, in una commovente scena di comunione verso il fedele. Da secoli, la Vergine è vestita da una veste di seta ricamata d’oro, che non fa altro che esaltarne la luce e la bellezza. Le stelle sul manto d’oro trapuntato ne esaltano purezza e lucentezza. Veste e manto sono due dei doni che i fedeli hanno reso alla Vergine, ma non sono certamente gli unici: anche le corone indossate da Madre e Bambino, la spiga di grano, il ramoscello d’ulivo e il grappolo d’uva, la spugnetta d’oro, la corona di perle, gli angioletti sulla pedana, sono omaggi devozionali.

Ogni sette anni, a partire dal lunedì successivo al 15 agosto, per sette giorni, la comunità guardiese, in segno di devozione e penitenza, celebra i suoi Riti nei confronti della Vergine. Un corteo, rappresentato dai quattro rioni Croce, Portella, Fontanella e Piazza, incarna i sacri Misteri, con angioletti, verginelle, scene del Vecchio e Nuovo Testamento, Virtù teologali e cardinali, cori, il suono dei campanelli, detti anche bronzini, e gli attesissimi Flagellanti e Battenti che, in segno di penitenza, si percuotono a sangue con la disciplina o con la spugna di spilli,

Con fede e coraggio, fratelli, in nome dell’Assunta battetevi“. Alla fine di tanto clamore la statua torna nella sua nicchia, ma la lastra resta aperta e comincia un Veglia continuativa, 24 ore su 24, per più settimane, coronamento di questa straordinaria manifestazione penitenziale, finché non viene nuovamente chiusa a chiave, nella sua splendida nicchia, aspettando i prossimi sette anni per poter compiere di nuovo la sua sentita processione.