Foto tratta da originalitaly.it
Ancora una volta facciamo un viaggio nel gusto. Questa volta si incontrano i sapori molisani con quelli campani, in una linea di confine molto sottile. Dalla zuppa Santé del Molise, assaggiamo la zuppa Santella, piatto tipico di Cusano Mutri. Sembra che le origini di questo piatto siano da ricollegarsi ad Agnone, cittadina delle campane in provincia di Isernia. Si narra che la sovrana Giovanna II di Napoli visitò Agnone e si fece preparare questa ricetta. Si tratta, nel Molise, di una tradizione ancora viva soprattutto nel giorno di Santo Stefano, in ogni caso delle festività natalizie.
Sembra che nel tempo la ricetta abbia trovato piena diffusione in tutta la regione molisana, fino ad arrivare a Cusano Mutri, quasi ai confini. Qui però essa è stata rivisitata e rielaborata. La versione originale, infatti, prevede l’utilizzo del caciocavallo, prodotto tipico del territorio agnonese. Carne e scarola sono gli elementi principali della ricetta. Ad accompagnare la zuppa, come nell’antichità, pane indurito e abbrustolito. E uova, immancabili.
La realizzazione è molto semplice: basta preparare un brodo di pollo o di vitello, lessare la scarola, preparare le polpettine di carne, con prezzemolo, uova, formaggio, mollica di pane raffermo ammollata, meglio se nel latte, aglio e un giusto quantitativo di sale, e friggerle. Tutto va unito nella stessa pentola, infine servire con crostini di pane casereccio.
Giornalista
