Oggi la Chiesa Cattolica venera San Sebastiano martire
Una giornata importante per la Chiesa Cattolica, quella di oggi, la quale venera San Sebastiano, militare romano sotto l’impero di Diocleziano che, recatosi a Roma, entrò in contatto con l’esercito, riuscendo nella carriera con la nomina di comandante della corte pretoria, ottenendo un rapporto di stretto contatto con l’imperatore. Sostenne i cristiani prigionieri e si occupò di dare una degna sepoltura ai martiri. Contribuì, altresì, alla diffusione del Cristianesimo, ovviamente in gran segreto, per non farlo sapere a Diocleziano, che odiava i Cristiani profondamente. Quando questi lo venne a sapere, condannò Sebastiano a morte. Lo fece dunque legare a un albero sul Colle Palatino, denudare, e ordinò ai suoi soldati di tirargli un gran numero di frecce. E così fu. Erano talmente tante, le frecce, che il suo corpo ne fu ricoperto. I soldati, che videro Sebastiano morente e trafitto da innumerevoli dardi, lo abbandonarono in attesa che gli animali selvatici si cibassero della sua carne. Da Roma, giunse fin lì Santa Irene per donargli giusta sepoltura. Ma quando accorse all’albero si rese conto che Sebastiano non era morto e così lo condusse nella sua abitazione per curarlo con una viva dedizione. Successivamente, il Santo si recò dall’imperatore Diocleziano e dal suo associato Massimiano, per rimproverar loro a causa delle persecuzioni dei cristiani. Diocleziano restò molto sorpreso da quella inaspettata visita: era ancora vivo e per questo fu dato ordine di colpirlo a morte. Il castigo fu eseguito nel 304 nell’ippodromo del Palatino, per poi gettarne il corpo nella Cloaca Maxima. Ecco il motivo per cui San Sebastiano è il patrono dei soccorritori, considerate le sue molteplici opere pie nei confronti delle persone sofferenti. È anche il patrono della Polizia Locale e degli arcieri.
SANTO DEL GIORNO – Santi Sebastiano e Fabiano. Fu a Roma il natale di San Fabiano, papa e martire, il quale, al tempo di Dècio, subì il martirio e fu sepolto nel cimitero di Callisto. Così pure a Roma, alle Catacombe, nacque San Sebastiano Martire, il quale, sotto l’Imperatore Diocleziano, avendo il comando della prima coorte, a motivo della fede cristiana fu fatto legare a un palo in mezzo all’accampamento e saettare dai soldati, e finalmente percuotere con bastoni, finché non rese lo spirito. Sebastiano deriva da Sebastòs, termine greco indicante un uomo “augusto”, “venerabile”, ma anche “imperatore”. Il termine era già presente a Roma con la forma latinizzata Sebastianus. In epoca imperiale, era un appellativo destinato ai personaggi più illustri.
ACCADDE OGGI – 1752 – Iniziano i lavori alla Reggia di Caserta. “Deliciae regis felicitas populi”. Così era inciso sulla medaglia sotterrata da re Carlo insieme alla prima pietra del nuovo palazzo reale; 1920 – Nasce Federico Fellini, nell’Olimpo dei migliori registi di sempre; 1936 – Edoardo VIII diventa re del Regno Unito dopo la morte del padre Giorgio V; 1937 – Franklin Delano Roosevelt diventa per la seconda volta presidente degli Stati Uniti. Con il suo secondo mandato inizia la prassi per cui ogni presidente USA, una volta eletto, comincia il proprio mandato il 20 gennaio dell’anno successivo all’elezione; 1942 – Alla Conferenza di Wannsee, presso Berlino, i nazisti decidono di risolvere la questione ebraica con la soluzione finale; 1958 – Elvis Presley riceve la cartolina di leva; 1964 – Viene pubblicato “Meet the Beatles!”, il secondo album dei Beatles uscito negli USA. Il primo album è stato pubblicato 10 giorni prima con il titolo “Introducing… The Beatles”; 1967 – Viene pubblicato in Inghilterra l’album dei Rolling Stones “Between the Buttons”; 1986 – Regno Unito e Francia annunciano i piani per la costruzione del tunnel della Manica; 2009 – Barack Obama diventa il 44º presidente degli Stati Uniti. È il primo afroamericano eletto alla massima carica del paese; 2017 – Donald Trump diventa il 45º presidente degli Stati Uniti; 2018 – Inizia negli Stati Uniti lo shutdown che si protrarrà fino al 23 gennaio; 2021 – Joe Biden diventa il 46º presidente degli Stati Uniti
PROVERBIO – Per San Sebastiano sali il monte e guarda il piano; se vedi molto, spera poco; se vedi poco, spera assai.
AFORISMA – Il viaggio non soltanto allarga la mente, le dà forma (Bruce Chatwin).
RICETTA DEL WEEKEND – Carciofi alla romana – Ingredienti: carciofi romaneschi, 1 spicchio d’aglio, mentuccia e prezzemolo q.b., 1 limone, pangrattato, olio extravergine d’oliva e sale q.b.. Preparazione: togliere dai carciofi le foglie esterne più dure e tagliare le altre a spirale dal basso verso l’alto per eliminare la parte più violacea. Del gambo, lasciare due o tre dita. Aprire i carciofi con le mani, estrarre le barbe interne e porli per una decina di minuti in una bacinella con acqua e limone. In una ciotola mischiare pangrattato, aglio tritato, mentuccia, prezzemolo e un pizzico di sale e amalgamare il tutto con un filo d’olio. Riempire i carciofi con il composto e poi tenerli per un paio di minuti in un tegame a testa in giù, bagnati con un po’ d’olio e a fiamma viva. Aggiungere acqua fino a coprire per metà i carciofi, salare, coprire il tegame e proseguire la cottura a fuoco medio-basso per mezz’ora. Controllare di tanto in tanto che tutto proceda per il meglio e che i carciofi non si attacchino.
CONSIGLIO – Per pulire il forno, sgrassarlo, rimuovere le incrostazioni e il cattivo odore, ricorrendo a un mix di acqua e succo di limone, da porre in una teglia a bordi alti e accendendo il forno a una temperatura media per 30 minuti. infine, passare con un passo pulito
Giornalista