Viaggio tra le più belle maschere italiane (seconda parte): Pantalone, Pierrot, Meneghino, Pulcinella, Rugantino
Pantalone nacque a Venezia intorno alla metà del ‘500 e rappresenta il tipico vecchio mercante avaro, lussurioso e vizioso, che insidia le giovani innamorate, le cortigiane, e più spesso le servette della commedia. Il suo nome deriva da Pianta Leone, come venivano definiti coloro che, con la scusa di conquistare nuove terre per Venezia, piantavano la bandiera di San Marco su ogni terra che trovavano. È tipico il suo mantello nero.
Pierrot è un innamorato malinconico e dolce. La pigrizia gli impedisce di muoversi come gli altri personaggi della Commedia; è il più intelligente dei servi e critica gli errori dei padroni. Indossa larghi pantaloni di lucida seta bianca, una lunga casacca guarnita di grossi bottoni neri con ampio colletto, papalina sul capo, volto pallido e triste, spesso, una lacrima gli scende sul viso.
Meneghino è di Milano, è spiritoso e il suo nome è il diminutivo di Domeneghin, servitore rozzo ma di buon senso che, desideroso di mantenere la sua libertà, non fugge quando deve schierarsi al fianco del suo popolo. Meneghino è generoso e abile nel deridere i difetti degli aristocratici.
Pulcinella è una figura buffa e goffa ed è una delle maschere italiane più popolari. Originaria di Napoli, il nome Pulcinella deriverebbe dal napoletano polene, pulce o piccolo pulcino. Pulcinella impertinente, pazzerello, chiacchierone, ama il dolce far niente escluso il mangiare e il bere. È spesso oggetto di pesanti bastonate che suscitano ilarità. Ha la gobba, porta un cappello a punta, una maschera nera con il naso adunco, e calzoni molto larghi e bianchi. Porta con un mandolino.
Rugantino è una maschera del teatro romano e impersona un tipico personaggio romanesco, er bullo de Trastevere, svelto co’ le parole e cor cortello, il giovane arrogante e strafottente ma in fondo buono e amabile. Il suo aspetto caratteristico è la ruganza, parola romanesca che significa arroganza.
SANTO DEL GIORNO – Sante Fosca e Maura. A Ravenna, Santa Fosca Vergine e Santa Maura, sua balia, al tempo dell’Imperatore Decio, avendo sofferto molti tormenti sotto il preside Quinziano, trafitte da spada, compirono il martirio. Santa Maura è considerata il modello delle nutrici cristiane, per avere, oltre al latte della vita corporale, istillato nella fanciulla il latte della vita eterna. Perciò è venerata come patrona delle balie. E il suo nome è sempre unito nella devozione a quello di Santa Fosca, sua figlia di latte e di spirito, come unite sono le loro reliquie.
Maura proviene dal latino Maurus, “di pelle scura”. Con questo nome si volevano designare gli abitanti della terra africana compresa fra l’attuale Algeria e il Marocco, detta appunto Mauritania. Probabilmente l’origine primaria del termine è greca, dove amauros significa “moro”, “scuro”. Nell’antica Roma divenne un supernomen, cioè un secondo cognome, nella forma Maucius o Mautius. Secondo altre concezioni, il nome proviene dal fenicio mauharim, “occidente”, che serviva, ancora una volta, a indicare gli abitanti dell’Africa occidentale.
ACCADDE OGGI – 528 – Con la costituzione “Haec quae necessario”, Giustiniano dà il via alla redazione del Codice giustinianeo; 1177 – A Palermo si sposano Guglielmo II di Sicilia e Giovanna d’Inghilterra, contestualmente incoronata regina di Sicilia; 1503 – Si svolge la Disfida di Barletta che vede contrapposti 13 cavalieri italiani e altrettanti cavalieri francesi, mentre perdura la guerra tra Francia e Spagna per le conquiste in Italia meridionale; 1633 – Galileo Galilei arriva a Roma per il suo processo davanti all’Inquisizione; 1668 – La Spagna riconosce l’Indipendenza del Portogallo; 1790 – Rivoluzione francese: vengono emanate leggi che confiscano i terreni della Chiesa in favore dello Stato, per porre rimedio alla crisi economica della Francia; leggi analoghe passano anche il 2 novembre 1789 e il 19 aprile 1790; 1869 – Friedrich Nietzsche ottiene la cattedra di lingua e letteratura greca dell’Università di Basilea; 1894 – I Lumiere brevettano il cinematografo; 1927 – In Italia viene istituita la tassa sul celibato; 1929 – Alexander Fleming presenta i risultati sulla penicillina al Medical Research Club; 1936 – Durante la Guerra d’Etiopia avviene l’Eccidio del cantiere Gondrand; 1960 – Test nucleari: la Francia testa la sua prima bomba atomica nel Sahara, avviando una serie di 17 esperimenti nel deserto africano conclusasi il 16 febbraio 1966; 1970 – L’etichetta discografica Vertigo Records pubblica l’album di debutto dei Black Sabbath; 1976 – In Nigeria il generale Murtala Ramat Mohammed viene assassinato durante un tentativo di colpo di Stato; 1983 – A Torino, l’Incendio del Cinema Statuto provoca la morte di 64 spettatori, quasi tutti ragazzi; 1990 – Riunificazione tedesca: alla Conferenza Cieli Aperti di Ottawa viene raggiunto un accordo per un piano in due fasi di riunificazione della Germania; 1997 – Lavori di riparazione e di taratura del Telescopio spaziale Hubble vengono iniziati dagli astronauti dello Space Shuttle Discovery; 2000 – Viene pubblicata l’ultima striscia del fumetto Peanuts a seguito della morte dell’autore Charles M. Schulz avvenuta il giorno prima; 2004 – Travis Metcalfe dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics scopre il diamante più grande dell’universo: è la stella nana bianca BPM 37093; 2017 – Kim Jong-nam, fratello maggiore del presidente della Corea del Nord Kim Jong-un, viene assassinato a Kuala Lumpur.
PROVERBIO – L’acqua di febbraio è promessa per il granaio.
AFORISMA – La sovranità dell’uomo è nella scienza (Bacone).
CONSIGLIO – Per togliere l’amaro dal radicchio, lavalo per bene e lascialo ammollo per 30 minuti in acqua con un cucchiaio di aceto di vino e limone. Un altro trucchetto per esaltare il gusto del radicchio è farlo al forno.
Giornalista