Almanacco del 23 febbraio

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Il 23 febbraio 1455 avvenne una delle rivoluzioni più importanti della storia, quella che riuscì a cambiare le abitudini e il corso degli eventi: Johannes Gutenberg diede alle stampe, in una piccola bottega di Magonza, la prima Bibbia

La Bibbia di Gutenberg è conosciuta anche come Bibbia a quarantadue linee e fu il primo testo a stampa realizzato in Europa con la tecnica a caratteri mobili: bastava comporre la pagina da stampare con le piccole letterine realizzate in lega di piombo e stagno, cospargerle di inchiostro e imprimerle sulla carta, per ottenere un foglio perfettamente leggibile. Gutenberg fece il suo esperimento non con una versione qualsiasi della Bibbia, ma con quella tradotta in latino da San Girolamo e comunemente nota come Vulgata. La versione stampata riproduceva, in caratteri gotici che all’epoca venivano impiegati per i testi religiosi come i messali, tutto l’Antico e il Nuovo Testamento per un totale di 1282 pagine.
È ovvio che si trattasse di un lavoro non semplice, anzi complesso: Gutenberg e il suo socio Johan Fust impiegarono tre anni per concludere il lavoro di stampa di 180 copie: 40 furono stampate su pergamena, 140 su carta di canapa, importata dall’Italia. Certamente molto meno del tempo che un amanuense ci avrebbe messo per realizzare una singola copia. Quella di Gutenberg si rivelò essere una rivoluzionaria intuizione perché, negli anni successivi, moltissimi tipografi e artigiani che lavoravano nel mondo editoriale si recarono a Magonza per apprendere quella nuova e straordinaria tecnica, e passarono pochissimi anni che la stampa a caratteri mobili si diffuse in tutta Europa, dall’Inghilterra all’Italia.
Gutenberg non inventò nulla dal nulla: in Cina la stampa a caratteri mobili esisteva già da quattro secoli, ma il tipografo tedesco fu il primo che riuscì a far vedere all’Europa la possibilità di riappropriarsi della propria cultura letteraria, in quell’epoca in cui questa era ancora rinchiusa nelle biblioteche dei monasteri e negli studi dei miniaturisti. Quella cultura era finalmente di tutti!

SANTO DEL GIORNO – La Chiesa oggi venera San Policarpo vescovo e martire. Il suo natale fu a Smirne. Policarpo fu discepolo del beato Giovanni Apostolo e da lui stesso fu ordinato vescovo di quella città: fu il personaggio più illustre di tutta l’Asia. Sotto Marco Antonino e Lucio Aurelio Commodo, in presenza del proconsole, mentre tutto il popolo nell’anfiteatro a gran voce gridava contro di lui, fu dato al fuoco, e non restando punto offeso dalle fiamme, trafitto dalla spada, ricevette la corona del martirio. Con lui furono pure martirizzati nella stessa città di Smirne altri dodici, che erano venuti da Filadelfia.
Policarpo deriva dal nome greco antico Polykarpos, latinizzato in Polycarpus. È composto da polys, “molto”, e karpos, “frutto”, e significa quindi “ricco di frutti”, “fruttifero” o, per estensione, “creativo”.

ACCADDE OGGI 155 – Viene ucciso il vescovo di Smirne, Policarpo, la cui morte viene narrata nel “Martirio di San Policarpo”; 303 – Ha inizio la persecuzione dei Cristiani sotto Diocleziano; 532 – L’imperatore Giustiniano ordina la costruzione della Basilica di Santa Sofia a Costantinopoli; 1455 – La Bibbia di Gutenberg inaugura l’età del libro. Prima di questa data il libro era qualcosa di raro e accessibile solo a pochi; 1574 – La quinta guerra santa contro gli Ugonotti ha inizio in Francia; 1732 –  A Londra si tiene la prima esecuzione dell’ “Orlando” di Georg Friedrich Händel; 1832 – Comincia a essere utilizzata sui copricapi dei militari appartenenti al Corpo dei Carabinieri Reali la caratteristica granata con fiamma, che nel corso degli anni diventerà il simbolo principale dell’Arma; 1836 – A San Antonio, Texas, inizia la battaglia di Alamo; 1848 – A Parigi gli operai insorgono; 1861 – Il presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln arriva in segreto a Washington, dopo aver subito un tentativo di assassinio a Baltimora; 1883 – L’Alabama diventa il primo Stato degli USA a far entrare in vigore la legge antitrust; 1887 – Il sud-est della Francia e la provincia di Imperia sono scossi da un intenso terremoto che provoca circa duemila vittime; 1892 – Rudolf Diesel ottiene il brevetto per il motore Diesel; 1898 – Émile Zola viene imprigionato dopo aver scritto il “J’accuse”, una lettera che accusa il governo francese di antisemitismo e di aver ingiustamente condannato al carcere Alfred Dreyfus; 1903 – Cuba affitta la Baia di Guantánamo agli Stati Uniti “in perpetuo”; 1909 – Stati Uniti: si svolge la prima Giornata internazionale della donna; 1917 – Inizia la Rivoluzione russa il 23 febbraio del calendario ortodosso (8 marzo del gregoriano); 1956 – Nikita Khruščëv attacca la venerazione di Iosif Stalin come un culto della personalità; 1958 – Ribelli cubani rapiscono il 5 volte campione del mondo di Formula 1 Juan Manuel Fangio; 1980 – L’ayatollah Ruhollah Khomeini dichiara che il parlamento iraniano deciderà del destino degli ostaggi nell’ambasciata statunitense; 1987 – Viene osservata una Supernova (denominata 1987a) nella Grande Nube di Magellano; 1991 – Thailandia: il generale Sunthorn Kongsompong guida un colpo di Stato incruento, deponendo il primo ministro Chatichai Choonhavan; 1998 – Netscape Communications Corporation annuncia la fondazione di mozilla.org, per coordinare lo sviluppo open source del browser Mozilla; 1999 – Il leader dei ribelli curdi Abdullah Öcalan viene accusato di tradimento ad Ankara, Turchia; 2008 – Il B-2 “Spirit of Kansas” precipita durante il decollo ad Andersen; 2010 – Ignoti riversano nel fiume Lambro 2.5 milioni di litri di gasolio e altri idrocarburi causando un disastro ambientale; 2014 – A Soči, in Russia, si chiudono i XXII Giochi olimpici invernali

PROVERBIO – Se di febbraio tuona, l’annata sarà buona.

AFORISMA – Non sempre gli occhi chiusi dormono. Non sempre gli occhi aperti vedono (detto Zen)

LETTURA DEL WEEKENDReparto numero 6 di Anton Čechov. È sicuramente uno dei racconti più famosi dello scrittore russo. In un reparto psichiatrico di un ospedale di provincia, il dottor Ragin, responsabile e neuropsichiatra, è incapace di reagire alla tragica situazione. I malati giacciono abbandonati e totalmente esiliati, sono costantemente picchiati da Nikita, il guardiano. Ragin periodicamente visita il reparto e, durante un giro di perlustrazione, si ferma a parlare con Ivan Dmitric paziente ricoverato. I colloqui tra i due diventano estremamente interessanti, forse Dmitric è la persona più interessante, sagace e colta che Ragin abbia mai conosciuto. Perché Dmitric è ricoverato? Perché molti “pazzi” continuano a girare liberi per la città e ad altri non è consentito farlo? In base a quale criterio una persona viene considerata folle? Una denuncia sociale del sistema sanitario russo, un’allegoria della vita e della morte, un’accusa spietata contro l’ignoranza e l’oscurantismo.

CONSIGLIO – Forse la letteratura del Novecento non sarebbe quella che conosciamo senza Anton Čechov. Non si può però cogliere la vera rivoluzione che il medico e scrittore russo portò nel mondo del teatro e della letteratura se si non si analizza in breve il contesto in cui visse e lavorò.